10 Giugno 2009 843 views No Comment Stampa questo articolo

Segreteria nazionale del Ps quest’oggi e Roma e dibattito intenso sule elezioni e sulle prospettive politiche dei socialisti. Credo si possa dire che i risultati parlano chiaro e che i socialisti da soli non hanno alcuna prospettiva elettorale. Le elezioni amministative purtoppo segnalano un calo di tutte le liste socialiste autonome presentate in ogni provincia e in ogni comune capoluogo italiano. Certo questo è anche il riflesso della mancanza di una politica, ma purtroppo il dato elettorale delle politiche dell’anno scorso pesa ancora come un macigno. Diverso il risultato di Sinstra e libertà, che ha ottenuto un buon risultato, anche se non sufficiente per conseguire una rappresentanza parlamentare alle Europee, e un risultato solo discreto alle provinciali e comunali, nelle realtà in cui un accordo è stato reso possibile. Ma Sinistra e libertà, lo ha riconosciuto Nencini, non può essere il partito di Vendola. E per tentare di allargare il suo bacino elettorale, deve darsi una rettifica di linea. Nencini ha parlato di correzione di rotta. Innanzitutto non è stata convocata alcuna costituente per luglio. Vendola ne ha parlato, ma a titolo esclusivamente personale. E poi occorre evitare che la l’alleanza (perchè di questo si tratta) scivoli su posizioni massimaliste in una sorta di derby tra gli ex contendenti di Rifondazione, collocandosi così a sinistra del Pd. Escludere ad esempio i repubblicani è stato un errore. Ho posto anche la questione del dialogo con i radicali e del rapprto col Pd, alla luce di quel che accadrà dopo i ballottaggi. Per il momento le scelte sono state due: la non partecipazione ad una eventuale costituente peraltro mai concordata e mai uffcialmente convocata e la richiesta di un cambiamento di linea politica a agli alleati di Sinistra e libertà.