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Ricordare Craxi è un dovere per un socialista

Registro qua e là qualche riserva, qualche perplessità, qualche preoccupazione per la decisione di ricordare , il 19 gennaio, in occasione della sua tragica morte, Bettino Craxi, con un convegno alla sala del Capitano del popolo di Reggio Emilia. Qualcuno sembra voglia rivolgermi, sia pur solo con lo sguardo, con qualche gesto e qualche ammiccamento, una domanda: “Ma chi te lo fa fare, adesso che sei assessore comunale?”. Me lo fa fare, oltre che un preciso dovere politico, anche quella domanda. Non posso essere certo accusato di non farlo perchè sono assessore comunale, offrendo il motivo di un’accusa che mi apparirebbe davvero grave. E cioè di aver venduto un principio per un posto, peraltro dopo averne sacrificato un altro di ben diverso impatto sull’altare di una convinzione politica. Sarei in contraddizione, al ribasso, con me stesso. Nello stesso tempo osservo che non sono un semplice assessore comunale,  ma anche un esponente politico, non solo con la storia che mi ritrovo addosso e della quale vado orgoglioso, ma anche con gli attuali incarichi nazionali nel pur piccolo partito socialista di oggi. Ed è in quest’ultima veste,  non certo in quella di assessore, che mi accingo a svolgere la relazione introduttiva del convegno. Aggiungo che in ogni parte d’Italia i socialisti del Psi ricorderanno Craxi (io stesso lo farò nei prossimi giorni anche a Piombino, a Parma e a Fidenza). E che non svolgerò un intervento volto alla beatificazione di Bettino Craxi, ma semplicemente proporrò un approfondimento storico-politico, contenente le intuizioni, le ragioni, i meriti, e anche gli errori del leader socialista, nonchè qualche riflessione sulla sua vicenda giudiziaria. E si tratta di questioni che sono al centro di dichiarazioni di molti dirigenti del Pd, che sarà autorevolmente rappresentato il 19 gennaio al nostro convegno. Concludo con una semplice considerazione. In mezza Italia esponenti del Pdl (ma non della Lega), con atti e dichiarazioni, tendono a rivalutare l’opera di Bettino Craxi, e addirittura ad esaltarla. Se il centro sinistra vuol legittimare il voto socialista a Berlusconi non ha che una strada. Continuare a ritenere Craxi un criminale.