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Comizio, come un tempo, nella piazza di Santo Stefano. Bersani si decida: o centro-sinistra o unione de la gauche…

Santo Stefano di Magra è un comune di circa 8mila abitanti e i socialisti ci sono, vivi e vegeti, coordinati da quel gran capitano di Sauro Baruzzo, capace di fare il nocchiero anche di una navicella in tempesta. Prima sindaco di Santo Stefano e poi presidente della Provincia di La Spezia, Sauro mi ha organizzato un comizio vecchio stampo, con alcune decine di compagni sotto il palco e e il solito matto che urlava parole inafferrabili davanti a un bar. Come ai bei tempi. Ho voluto parlare di politica. Il mio ragionamento è stato più o meno questo. Ci sono le ammnistrative e, vadano come vadano, dopo è assolutamente necessario che si componga il centro-sinistra che non c’è. Non è possibile che, mentre il governo fa acqua da tutti i pori e la maggioranza si regge sui “responsabili” che sarebbe meglio definire “i famelici”, l’opposizione continui a non scegliere e a non proporre al paese una coalizione, un programma e un leader. E non vale l’argomento secondo il quale siamo ancora lontani dalle elezioni. Male, o ben, che vada siamo lontani solo due anni. E allora che il Pd, che è il maggior partito dell’opposizione, scelga un buona volta cosa fare e abbandoni l’insano, e oltretutto irrealizzabile, proposito di perseguire l’unità di tutti contro Berlusconi. Sarebbe la solita maxi coalizione composta solo per vincere e poi incapace di governare. Si tratta anche di una proposta utopistica perchè Casini l’ha già rigettata. Il Pd deve decidere se fare il centro-sinistra o l’unione de la gauche. Io credo che i socialisti riformisti e liberali debbano propugnare la necessità del centro-sinistra e non dell’unione de la gauche. Bersani continua a obiettare che un centro-sinistra che non sia largo, e comprendente dunque anche l’estrema e Di Pietro, rischierebbe di perdere. Ma è solo un conto matematico. E la politica dov’è? Perchè io sono invece convinto che un centro-sinistra senza l’estrema e senza Di Pietro toglierebbe molti argomenti al polo belusconiano. E soprattutto sarebbe in grado di aggregare anche Casini e Rutelli e forse lo stesso Fini. Berlusconi non potrebbe più fare affidamento sulla propaganda contro i comunisti e i magistrati. E la coalizione sarebbe in grado non solo di sottrarre voti al centro-destra, ma anche di governare il paese. La proposta del centro-sinistra sarebbe anche in grado di togliere argomenti a Casini-Rutelli e Fini e di rendere più difficile la ricostituzione di un’alleanza di centro-destra eventualmente senza Berlusconi o la presentazione di un polo autonomo di centro, che potrebbe poi governare col centro-destra senza Berlusconi dopo le elezioni. Cosa aspetta Bersani? Io spero che aspetti solo le amministrative. Ma sarà vero? Io propongo al mio piccolo partito, che non è detto debba avere solo piccole idee, di avanzare uffcialmente questa grande proposta.