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Paterlini, tranquillo, se vuoi la serie A ti farò giocare a Reggio

In un’intervista comparsa su “Il Giornale di Reggio” di sabato 21 maggio, il presidente della Trenkwalder Ivan Paterlini, in un’intervista rilasciata al giornalista Adriano Arati, afferma che la sua società non può comprare il titolo della seria A perchè non ha un palasport a norma. Ora, c’è da stropicciarsi gli occhi. Per la serie A è richiesta (vedasi i casi di Cremona, di Brindisi, di Cantù e di Teramo) una struttura capace di ospitare 3.500 persone a sedere. Come ho già anticipato in un’apposita conferenza stampa il Comune ha il progetto, nonchè le risorse, per aumentare la capienza da 3.290 a 3.500 posti del Pala Bigi. Si tratta di poche decina di migliaia di euro che sono a disposizione. Landi, Dalla Salda e Paterlini lo sanno. Dunque perchè parlare di un problema che non esiste? La Trenkwalder eviti di trovare un argomento che non c’è e ne trovi semmai uno più credibile. E cioè che è giusto conquistare la serie A sul campo. E Paterlini sa bene che, come la paura e la gioia di quest’anno, entrambe vissute insieme al nostro Pala, dimostrano, non macherà mai il mio contributo da tifoso. Per quanto riguarda invece l’edificazione del nuovo Palasport ho già più volte ricordato che siamo al lavoro. E che sto operando su due progetti: uno per l’edificazione di un nuovo palasport in zona stadio e uno che si riferisce alle possibilità di un ampliamento e ristrutturazione dell’attuale. Penso che a breve darò qualche conto e rifletteremo insieme anche alla Pallacanestro Reggiana per verificare la sua disponibilità ed eventualmente quantificarla. Ogni struttura sportiva che stiamo creando a Reggio comporta sempre un contributo, grande o piccolo che sia, delle società sportive.