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A proposito della Pallacanestro Reggiana: “Ma che c’entrano le rotonde col Pala?”

La Pallacanestro Reggiana sta facendo sfilare per Reggio alcuni camioncini pubblicitari con lo slogan davvero inusuale “Meno rotonde, più Pala…”. Non ne capisco il significato. Tra le due cose non c’è infatti alcuna relazione, nemmeno di finanziamenti. Mi dicono che il presidente della Pallacanestro Reggiana si lamenti dei ritardi sulla edificazione del nuovo palazzo. Paterlini è una persona invero originale, perchè sono stato proprio io a chiedergli un incontro, ad agosto, dopo le sue dichiarazioni pubblicate dalla stampa dal titolo: “Dateci l’area e il nuovo Pala lo costruiremo noi”. Ed è stato proprio lui a chiedere (all’incontro era presente anche il sindaco) alcuni mesi di tempo per formularci una proposta, che ancora non è venuta. Di cosa si lamenta adesso? Intanto dovrebbe ringraziarmi perchè, dopo avere stanziato risorse per la palestra di via Cassala che è diventata, col concorso della stessa Pallacanestro Reggiana, la nuova casa biancorossa, il 12 ottobre verranno sistemate al palazzo dello sport le nuove panche e gradoni che porteranno la capienza definitiva a 3.500 posti a sedere, capienza richiesta per potere disputare anche il massimo campionato in caso di ripescaggio purtroppo mancato o, adesso, di augurabile promozione. Per quanto riguarda il nuovo palasport, “en attendant” Paterlini, ho fatto approfondire anche un’altra ipotesi (oltre a quella originaria relativa alla costruzione di un palazzo dello sport in area Unieco a fianco dello stadio, a seguito della lettera di intenti inviataci della società Aurora) e cioè la ristrutturazione e ampliamento dell’attuale palazzo nell’ambito del recupero dell’intera zona (compresa la sede dell’ex Opg, oggi di proprietà della Provincia). L’unica certezza è che il Comune, com’è noto, non dispone di risorse nè per fare da solo un nuovo palazzo dello sport, nè per fare altre opere sportive (avete presente i tagli, no?) e che tutte le strutture che sono state realizzate a Reggio in questi mesi (ben nove) sono state realizzate col concorso delle società sportive, mentre lo stadio inaugurato nel 1995 è stato edificato su iniziativa della società Reggiana calcio, attraverso l’immobiliare Mirabello 2000. Chiaro no? Ad ogni modo, per testimoniare la mia disponibilità ed interesse e fare il punto sulla situazione con estrema chiarezza e senza equivoci e doppi giochi, propongo un tavolo subito con la Pallacanestro Reggiana e il Comune di Reggio. Giochiamo tutti a carte scoperte per favore e ognuno si assuma la sua responsabilità. Meno adrenalina e più razionalità.