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Ma Landi non sa quel che fa Paterlini?

L’amico Landi deve sapere che la polemica è mio pane quotidiano e dunque mi invita a nozze.  Riconosco che il titolo “Landi spara su Del Bue” è un pò esagerato rispetto ai contenuti dell’intervista del patron della Pallacanestro Reggiana, che è tutto sommato gentile. Chi mi conosce può dir tutto di me, ma affermare che “non sono uomo di spirito” è davvero l’affermazione più eclatante. Io non mi sono affatto arrabbiato per il pur azzardato slogan della caccia al 2millesimo abbonato (alla quale parteciperò anch’io sottoscrivendo oggi due abbonamenti e rifiutando dunque quello da assessore allo sport in tribuna autorità). Ma quel che è veramente da stropicciarsi gli occhi è il fatto che Landi non sa o finge di non sapere quel che fa il suo presidente. In data 9 giugno 2011 su “il Resto del Carlino” (a firma di Gabriele Gallo) compare un’intervista al presidente Ivan Paterlini dal titolo “Il Comune ci dia un’area. Il pala lo facciamo da soli”. Naturalmente si trattava di due aree, quella dove il pala avrebbe dovuto sorgere e quella dell’attuale palazzo. In data 20 luglio 2011 si è conseguentemente svolto un incontro in Comune alla presenza, oltre che del sottoscritto, del presidente Paterlini, dell’ad Della Salda e del sindaco di Reggio Graziano Del Rio. In quell’occasione Paterlini chiese due mesi di tempo per formulare una proposta dopo aver sentito gli imprenditori reggiani. E’ possibile che Landi non ne sappia nulla? Si è trattato di un’estemporanea iniziativa di Paterlini? A Landi scappa da ridere? Anche a me. Ricordo inoltre che mentre per il calcio (intendesi Reggiana, che il suo stadio se l’è costruito da sola) il Comune nulla ha speso in questi miei due anni (la riapertura dei distinti e i lavori allo stadio del tricolore sono stati finanziati dai Petali e dalla Reggiana), sul basket il Comune, attraverso la Fondazione, ha speso 50mila euro per la palestra di via Cassala e altri 35mila euro, direttamente, per portare l’attuale palazzo a 3.500 posti a sedere. Infine ricordo che a prescindere dall’ignota “proposta Paterlini” sto ultimando il progetto per la ristrutturazione della zona dell’attuale palazzo che prevede la elevazione della sua capienza fino a 5000 posti, così come non dimentico la proposta della società Aurora che però sarà disponibile, come in tre occasioni (una nel mio ufficio e due volte nel suo) ho spiegato a Landi, solo dopo l’approvazione del Poc. Poi se invece la società, come afferma Paterlini, non vuole discutere con questa giunta, ma aspetta la prossima, sono naturalmente pronto a rimettere tutto nel cassetto e spedirlo ai posteri.