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L’assessore in tre pezzi (da Il Giornale di Reggio)

Spallata a Ferrara

Ne abbiamo ricevute un pò troppe recentemente. Ultima quella dell’anno scorso con super Cipriani a farci impazzire. Adesso basta, però. Anche perchè in passato c’erano due leit motiv opposti. E cioè Reggiana e Spal erano gemellate e i tifosi andavano d’amore e d’accordo. E poi la Reggiana vinceva quasi sempre. Ho ancora nella memoria un derby a Ferrara con i granata di Pippo Marchioro ormai lanciati verso la serie A e loro, invece, impelagati in fondo alla classifica di B. Innalzarono un commovente striscione con scritto: “La vostra promozione è l’unica nostra consolazione”. Magnifico gesto d’amore. E ho anche nella mente una storica vittoria al Mazza (ancora Comunale, coi distinti in ferro) nell’autunno del 1968, con Dante Crippa show che ha fatto impazzire i locali, suoi ex tifosi e che ci ha regalato l’assist del primo gol del casaro Donzelli e il secondo. Un due a zero senza discussioni. Altri tempi?

De Falco, se arriva…

Vattelapesca quel Totò De Falco, che sembrava finito quando arrivò a Reggio e che ritrovò la sua giovinezza col farmaco Marchioro-Gerovital. Doveva fare la riserva di Ravanelli e poi di Pacione. Ma quando giocava non li faceva mai rimpiangere. Ricordo bene come si mosse negli ultimi minuti della gara col Bologna, vinta per 4 a 0 nell’autunno del 1992. E ricordo anche come giocò, dopo, nel derby di Modena procurandosi il rigore del pareggio a tempo scaduto e anche a Udine, dove l’anno prima la Reggiana disputò una delle sue più belle e sfortunate partite sotto una vera e propria alluvione. Totò è diventato un professionista del calcio. E da qualche tempo è un direttore sportivo seguito e apprezzato. Lo ricordo a Cesena sfornare veri e propri talenti. Se arriverà davvero a Reggio sia il benvenuto. Fosse per me riporterei qui anche Scienza, Dominissini, Morello e tutti gli altri.

Mirabello negato perchè senza videosorveglianza

Niente da dire. Il questore o chi per esso ha applicato alla lettera la legge. E per disputare gare ufficiali (di Campionato e di Coppa) uno stadio deve avere i requisiti previsti, tra i quali anche la videosorveglianza. Ma il buonsenso è archiviato per sempre. La legge del buonsenso vorrebbe che venisse considerata più a rischio l’amichevole tra Reggiana e Juventus, che non la partita di Coppa di C tra Reggiana e Bellaria. E invece no. La gara di Coppa tra Reggiana e Bellaria, che porta allo stadio ben 146 paganti, viene considerata a rischio (non si capisce di cosa) e dunque meritevole di un impianto dotato di videosorveglianza. Dunque Mirabello negato. Siamo davvero alla follia allo stato puro. Nessuno critica le autorità reggiane che hanno applicato la normativa. Ma la norma è un non senso e anche le autorità potrebbero chiedere di cambiarla o, a volte, applicarla in deroga. Come appunto fece opportunamente il questore di Reggio quando l’anno scorso si rifiutò di disperdere nello stadio i tifosi ospiti che erano privi della tessera del tifoso e li raggruppò nella gradinata nord, meritandosi gli applausi dei reggiani di buonsenso.