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Dalla città del tricolore salga un biasimo per la polizia di Milano

I socialisti milanesi si erano recati in Piazza del Duomo in occasione del comizio della Lega per manifestare pacificamente sventolando un vessillo tricolore. Ebbene, la polizia ha richiesto ai militanti del Psi di ripiegare il tricolore, simbolo dell’unità e della fratellanza degli italiani. Si tratta di un atteggiamento deprecabile. Il tricolore, nato a Reggio Emilia il 7 gennaio del 1797, come simbolo della Repubblica Cispadana, è dalla sua unità la bandiera dell’Italia e per essa sono morti tanti italiani, per affermarlo come vessillo nazionale nel Risorgimento e per difenderlo dall’invasione austrotedesca nella prima guerra mondiale e da quella nazista negli anni quaranta. Purtroppo non sempre la sinistra, nel dopoguerra, si è identificata in essa, ma oggi tutta l’Italia democratica vi si riconosce. Nel centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia è assurdo che la nostra bandiera sia ancora elemento di discordia e di tensione. Credo che compito di tutte le autorità, comprese quelle che tutelano l’ordine pubblico, sia quello di affermarne il valore e di difenderne sempre la presenza in qualsiasi situazione. Chiedere ai socialisti di ammainare bandiera è stato più volte tentato, ma la richiesta è stata rispedita al mittente. Chieder loro di ammainare addirittura il tricolore è davvero richiesta irricevibile.