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Ma esiste una maggioranza di governo?

17 Ottobre 2013 1.090 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

La legge di stabilità è stata finalmente sfornata e sono cominciate le critiche, anzi i bombardamenti da parte d’ogni contraerea. Che provengano dall’opposizione mi pare scontato e prevedibile, ma che arrivino veri e primi siluri da parte dei partiti della maggioranza, questo risulta quanto meno preoccupante. Soprattutto se inseriti nella nuova situazione del dopo-crisi sventata. Alla luce del voto di fiducia cos’era infatti emerso? Che finalmente si era formata una maggioranza politica senza i falchi berlusconiani e che questa maggioranza avrebbe agito anche con ampi margini di discontinuità rispetto alla fase precedente. Alla prima prova del fuoco, invece, la nuova maggioranza, alla quale sono stati semplicemente aggiunti i voti del lealisti berlusconiani, rischia di far acqua. I commenti dei maggiori esponenti del Pd alle proposte del governo sono state piuttosto fredde, elusive, alcune addirittura acide. Epifani si è augurato un miglioramento della legge in Parlamento, mentre il sindaco di Bari, l’autorevole Emiliano, ha sparato a zero sostenendo le identiche posizioni del leghista Cota. Dall’altra parte Brunetta non si è certo risparmiato in battute feroci e Fitto ha annunciato la sua netta contrarietà. Perfino Romano, di Scelta civica, ha avanzato profonde riserve attaccando anche il suo ministro Mauro. Che dire? Si riparla di elezioni a marzo. Intanto, però, le cose vanno bene per il nostro Spreed, anche se non vanno per nulla bene per l’inesistente ripresa economica e per un debito pubblico che ha superato il 130 per cento del Pil. Sullo sfondo resta il rapporto con l’Europa. E dobbiamo dare atto a Letta d’esser stato il primo a mettere in discussione parametri e vincoli, ottenendo qualche sia pur timido risultato sul patto di stabilità, come il miliardo di spesa concessa in più ai comuni virtuosi. Che i suoi predecessori, che non avevano fatto neppure questo, oggi lo mettano sulla graticola, ci pare davvero paradossale. Ma così va l’Italia. Il potere ormai logora solo chi ce l’ha, caro Giulione.

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