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Il Costituzionatellum

È finita per il Porcellum, la legge elettorale più odiata e preservata d’Italia. La Corte costituzionale ne ha sancito l’incostituzionalità, almeno per ciò che riguarda il premio di maggioranza, ed era stato già annunciato, e le liste bloccate, ed è una novità. Nasce però per processo di abrogazione non già il vecchio Mattarellum, perché la legge è stata solo in parte cassata, ma una sorta di nuova legge, il Costituzionatellum, dal quale è mancante la procedura di elezione dei parlamentari. La legge non può dunque rimanere qua’è e la palla è rinviata al Parlamento. Due le osservazioni. La prima è che questa legge che la Consulta giudica incostituzionale e rimasta in vigore per quasi otto anni, passando attraverso tre consultazioni politiche, quelle del 2007, quelle del 2008 e quelle del 2013. Cioè noi abbiamo votato tre parlamenti con modalità ritenuta incostituzionale. Accorgersene prima…. Seconda osservazione. I partiti saranno adesso in grado di approvare una legge elettorale? Questo diventa da ieri obbligatorio perché siamo in vacatio legis, almeno parzialmente. Potrebbe il Parlamento procedere solo per sostituire la procedura di elezione dei parlamentari, immettendovi semplicemente il sistema delle preferenze. Sarebbe un Costituzionatellum completo. Una sorta di proporzionale senza premio di maggioranza e senza coalizioni, con uno sbarramento sotto il due per cento. Oppure potrebbe riformulare completamente la legge e individuare un modello nuovo. Spero solo che non sia un modello solo italiano, e che stavolta si parta non dalla legge elettorale ma da quale tipo di stato italiano noi vogliamo costruire. Se di natura parlamentare o presidenziale. Per poi, conseguentemente e coerentemente, varare la nuova legge elettorale. Sarebbe logico. Ma ci sono ancora cose logiche in Italia?