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Hic sunt socialisti

Ebetino, gufo, Hitler, Pol Pot, Stalin, e chi più ne ha più ne metta. Poeticamente compare anche Charlie Chaplin e il suo mappamondo. Ma è un attimo. SI litiga anche per il numero dei partecipanti ai comizi, mentre si superano vecchie barriere e Grillo si presenta da Vespa e Casaleggio compare addirittura dall’Annunziata con cappellino verde in mezzo alla sua folta e debordante chioma. É il tempo della politica ultras. Di Genny a carogna che si trasforma in leader. Si ricicla il linguaggio delle curve che si vogliono eliminare. Dal calcio soltanto, però. Renzi usa un linguaggio calcistico e vorrebbe dare il Daspo ai corrotti, sostenendo che chi vota Grillo fa autogol.

Siamo a pochi giorni da una consultazione elettorale decisiva per il governo. Vedo che tutti si sono concentrati su Grillo e stanno battendo all’unisono sulla sua pericolosità. Questo vuol dire che il sondaggio sui Cinque stelle desta fondate preoccupazioni. Renzi sostiene che il suo obiettivo, lo ha confermato ieri Delrio, è quello del sorpasso. Obiettivo invero minimo, giacché il partito di Grillo, alle politiche dello scorso anno, superava di poco il 25 per vento ottenuto dal Pd di Bersani. Non credo che Renzi possa cantare vittoria col 26 per cento, visto che tutti i sondaggi lo danno ben oltre il trenta. A meno che… A meno che, appunto, la terra dei leoni, come scrivevano i romani, si sia ulteriormente allargata. Sarebbe un guaio per l’Italia.

Intendiamoci. Sono ancora convinto che il populismo non lo si sconfigga col populismo e che il berlusconismo di destra non lo si debba fronteggiare con un berlusconismo di sinistra. E però oggi la posta in palio è questa. Visto che Berlusconi ha scelto di non combattere Renzi ma Grillo e che la contesa è tra Grillo e Pd, noi dobbiamo fare la nostra scelta con chiarezza. Non solo perché abbiamo sottoscritto un accordo che si inquadra coerentemente con la scelta socialista europea del Pd di Renzi, ma anche perché la vittoria di Grillo porterebbe l’Italia indietro di decenni, forse di secoli. Abbiamo due doveri da anteporre a tutte le legittime perplessità e riserve. Quello socialista europeo in omaggio alla nostra identità e quello democratico italiano in omaggio alla nostra storia. Naturalmente sostenendo, dove ci sono, i nostri coraggiosi candidati. Hic sunt socialisti (ai latini, come agli italiani di oggi, era ignoto il termine)…