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Ragioni e torti in Palestina

Israele ha ragione quando sostiene di essere stata attaccata coi missili, migliaia di missili dalla striscia di Gaza lanciati da Hamas. Ma i palestinesi hanno ragione quando sostengono che Israele ha risposto con bombardamenti che hanno coinvolto e ucciso migliaia di civili. Israele ha forse ragione quando sostiene che Hamas mette i civili vicino alla rampe da dove partono i missili e cerca lei stessa la strage. I palestinesi hanno ragione quando sostengono che la loro lotta per uno stato autonomo e indipendente è giusta. Israele ha ragione a ricordare gli accordi di Oslo che hanno lasciato Gaza e Cisgiordania ad un’amministrazione palestinese autonoma.I  palestinesi hanno ragione quando sostengono che non solo non sono venuti meno gli insediamenti israeliani, ma che la vigilanza e il controllo sui territori è ancora sotto l’egida di Israele. Israele ha ragione quando afferma che Hamas è un’organizzazione che intende distruggere lo stato israeliano, usando tutti i mezzi. I palestinesi hanno ragione quando dichiarano che la Striscia è un piccolo territorio di dieci chilometri di ampiezza e poco più di quaranta di lunghezza dove vivono sotto uno spietato embargo più di un milione e mezzo di palestinesi ammassati. Se entrambi hanno ragione, perché gli uni non le riconoscono agli altri? E in particolare perché l’Olp non ha accettato le proposte di Israele a Camp David nel 2000, che avrebbero potuto mettere fine al conflitto, con una soluzione che non ha avuto mai eguali precedenti per quanto riguarda l’ampiezza dei territori accordati, 95-97 per cento di Cisgiordania e Gaza, con collegamento, la questione di Gerusalemme (con Gerusalemme Est come capitale del nuovo stato), il ritiro di tutte le colonie, fermo restando che Israele non avrebbe potuto mai accettare il ritorno di tutti i palestinesi in Israele? Questa è una risposta che mi manca…