- L'Occhio Del Bue - http://www.locchiodelbue.it -

Bruno Rossi, il socialista autonomista

Ho conosciuto Bruno come un anziano militante socialista, prima nel Psi e poi nel Nuovo Psi. Mi ha sempre nascosto la tragedia della sua vita, quando, ancora ragazzo dovette assistere al massacro, per mano dei nazisti in ritirata, della mamma, del papà e della sorella. Ne parlava poco o nulla, quasi per naturale riserbo, preferendo concentrarsi sulla sua esperienza politica. Quando affrontò l’argomento, nel corso della presentazione di un mio libro di storia socialista, mi vennero i brividi alla schiena. Era stato amministrare del suo comune, Guastalla, il paese più socialista della provincia che vanta sindaci come Adelmo Sichel, il primo sindaco socialista d’Italia eletto nel 1894, poi Enrico Macca, Gino Castagnoli, Angiolino Brozzi, Nando Odescalchi ed Ermanno Fontanesi. Bruno Rossi si collocò sempre sulle posizioni autonomiste che videro, dal 1956, il punto di riferimento politico in Pietro Nenni. Nel 2001 volle aderire al Nuovo Psi perché non sopportava la demonizzazione dei socialisti ad opera degli ex comunisti, dopo le vicende della cosiddetta rivoluzione giudiziaria. E in questo partito rimase fino all’ultimo. Con lui sorse un dissenso politico al momento di aderire alla Costituente socialista del 2007. Io decisi, con altri compagni, l’adesione, lui preferì l’adesione al Pdl. Ma rimanemmo amici e ogni tanto mi scriveva, per esprimere il suo punto di vista e non c’era iniziativa politica socialista alla quale non partecipasse. Se n’è andato un compagno e un amico, oltre che un pezzo della storia politica di questa nostra provincia.