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Festa dell’Avanti, Conferenza programmatica e Congresso: tre sfide socialiste

Inizia oggi una festa che per la prima volta si chiama dell’Avanti con grande orgoglio nostro che all’Avanti stiamo dedicando tutte le nostre energie. Ringrazio per il successo del nostro giornale tutta la redazione, da Carlo a Silvia, a Laura, a Teresa, a Daniele, che lavorano gratuitamente o con scarsi rimborsi per questa nostra storica testata. Ringrazio tutti i collaboratori a cominciare da Sara che ha consentito all’Avanti di entrare su Facebook con più di cinquemila amici.

Comincia con la festa la fase della nuova iniziativa socialista dopo un’estate carica di tensione e e di qualche doloroso e inspiegabile abbandono. La festa è un momento di incontro politico oltre che di svago. Sfileranno da noi i maggiori protagonisti della scena politica italiana e questo testimonia che nei nostri confronti è maturata una nuova sensibilità. Verrano affrontati i temi del momento, da quello dal migrazione e della guerra, a quello delle riforme istituzionali e della giustizia, dalla situazione economica alla politica estera, fino alle due sfide lanciate dalla nostra associazione Interessi comuni che rilancerà la questione del rapporto tra cittadini e banche e della lotta al gioco d’azzardo.

Al consiglio nazionale del 12 settembre presenteremo le prime idee per la conferenza programmatica che terremo tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Assieme a Gigi Covatta sto lavorando su un testo che potrebbe estere presentato in modo aperto alla discussione. Dovremo decidere se far precedere la conferenza nazionale da conferenze regionali, che potrebbero avere il compito di lanciare alcune idee specifiche nei vari territori. La conferenza nazionale sarà del Psi, ma aperta a politici e tecnici di area e al contributo di coloro che pensano che i socialisti possano continuare a recitare un ruolo. La conferenza, a mio giudizio, non dovrà configurarsi come una mera esercitazione di stampo intellettuale, ma come l’occasione per individuare alcune proposte concrete di lotta politica e parlamentare dei socialisti.

Da lì dovranno partire campagne e proposte di legge in Parlamento per dimostrare la nostra capacità d’iniziativa e la nostra autonomia politica. Penso che la base di tutto sia la modifica dell’Italicum della quale tutti parlano, ma che ancora non si vede. E cioè la trasformazione del premio alla lista nel premio alla coalizione. Questo ci permetterebbe di lavorare per una lista socialista e di altri soggetti politici alleata col Pd, senza mettere in discussione la nostra collocazione politica e parlamentare. Due mesi dopo celebreremo il nostro congresso per fare il punto della nostra politica e della nostra organizzazione. Sarà quello il momento per verificare l’esistenza della condizioni di un rinnovamento dei nostri quadri dirigenti e del lancio di nuove figure giovanni e capaci. Per adesso buona festa a tutti. A Roma, come in Italia, c’è posto per i socialisti.