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Il Psi sta con Hollande

Scrive Riccardo Nencini con chiarezza: “È necessario prendere parte e schierarsi. Noi stiamo coi francesi e con Hollande”. Dunque non sono opinioni personali quelle da me esposte sull’Avanti. Il Psi è con Hollande, cosa che non si può dire oggi fino in fondo per il Pd. Renzi e il suo governo, Renzi e il suo partito, oggi hanno scelto una posizione più defilata. Non solo il governo italiano, per la verità. Anche i tedeschi e gli inglesi hanno schiacciato il piede sul freno e guardano alla reazione francese con malcelato senso di sufficienza, se non di rimprovero. Intendiamoci. La prudenza e la moderazione sono d’obbligo e vi è anche da prendere in considerazione il fatto che senza un’azione di terra orchestrata dalla comunità internazionale, e messa in atto soprattuto dai curdi e dagli arabi, non si verrà a capo del Daesh o stato islamico o califfato che sia, coi soli bombardamenti russi e francesi.

Purtroppo siamo alle parole che svuotano i significati. In Italia siamo maestri di questo. Non possiamo parlare di guerra e chiamiamola pure Giovanni. Ma che l’Europa, come l’offensiva su Saint Denis insegna, sia al centro di un attacco militare e cruento degli eserciti islamici, finanziati e coordinati da un commando che si trova in un preciso territorio, è da tutti gli esperti militari riconosciuto. Bisogna nell’ordine bloccare qualsiasi aiuto in soldi e in armi concessi ai barbari dell’Isis. Chiunque compri petrolio di contrabbando dal territorio dello stato islamico venga ritenuto suo complice. Se esistono stati arabi che sorreggono ancora l’iniziativa criminale dell’Isis vengano ritenuti non amici, ma nemici della comunità internazionale. Si faccia chiarezza una volta per tutti sull’Arabia saudita e sul Quatar, ma anche sulla posizione turca.

I bombardamenti possono servire. Ma attenzione, non saranno mai risolutivi e poi sono assai più indiscriminatamente cruenti degli scontri di terra. Capisco che le azioni dal cielo mettono a rischio solo la vita degli altri, mentre quelle di terra mettono a rischio anche la vita dei nostri. Dunque noi siamo più in pace con la nostra coscienza pacifista se facciamo vittime civili altrui con le bombe e lo siamo meno se possiamo lasciare sul selciato qualcuno dei nostri. Ama il prossimo tuo come te stesso che è comandamento, potrebbe essere così sostituito da un “ama il prossimo tuo meno di te stesso”. Anche quelli dei paesi che mirano a star fuori per evitare di essere colpiti, mi sembrano simili agli atteggiamenti dei tanti Chamberlain e Deladier del passato. Oggi i socialisti italiani, che sono innanzitutto liberali, sono in lotta per difendere i principi dell’Ottantanove e saranno in prima linea per difendere la nostra cultura da un attacco militare che intende cambiare drasticamente i nostri valori per sostituirli con quelli di un oscuro integralismo medievale. Lo dobbiamo alla nostra storia, al nostro presente, al futuro dei nostri figli e nipoti.