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A Reggio quattro manifestazioni in una

Domani a Reggio si torna agli anni settanta. C’è la destra in piazza Martiri, e la sinistra, divisa in due, che contromanifesta. Poi c’è la Lega che fa per sé. Siamo nel 2016 e molte passioni si sono spente. E’ dunque piuttosto incomprensibile il motivo per cui improvvisamente rinascano a Reggio. Che la destra abbia diritto di manifestare è fuor di dubbio. Quale destra poi? C’è di mezzo il sindaco di Verona Tosi che fino a ieri era in odor di passaggio a sinistra. E con lui il solito Luca Tadolini che oltre a scrivere libri non ha mani fatto male a nessuno. Si dice che è la piazza dei martiri del 7 luglio. Vero. E che quella piazza ricordi quei martiri è scritto nell’intestazione. Eppure in quella piazza hanno parlato e sfilato tutti. Perfino l’onorevole Tassi, il deputato piacentino che girava con l’effige di Mussolini. Oggi è improvvisamente salita la pressione. Lo dico da socialista, da antifascista, da figlio di un partigiano. Evitate tutti l’uso della violenza e lasciate che ognuno manifesti liberamente il proprio pensiero. Questo ci ha insegnato il valore della lotta per la nostra libertà. E se proprio devo essere ancora più chiaro dico anche che la migliore resistenza alle parole d’ordine di una certa destra è oggi l’indifferenza. Oltre alla critica. Mai la sopraffazione.