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Contrordine. Ci sono le elezioni, non il referendum

Mistero. Perché ci si è messi a parlare del referendum di ottobre in maggio mentre è in corso la campagna elettorale che interessa circa 13 milioni di italiani e città quali Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste? Il referendum condizionerà il voto? Non credo. Si ha paura del risultato di domenica e si preferisce parlar d’altro? Resta il fatto che ci siamo caduti un po’ anche noi. Anche quei socialisti che hanno formato il comitato per il no perché ce l’hanno con Renzi e con Nencini, più che non con la riforma costituzionale. Resta il fatto che tra pochi giorni si vota per eleggere sindaci e consigli comunali e il voto avrà naturalmente anche interpretazioni politiche.

Vedremo cosa accadrà. Quel che dovrebbe essere e non è sempre, è l’impegno di tutti noi per un risultato positivo delle nostre liste e dei nostri candidati. Sono presenti, le une e le altre in quantità industriali, basta leggere i miei due articoli che pubblicavano i comuni dove il Psi ha presentato liste di partito o laico-socialiste e civico-socialiste o candidati in altre liste, per rendersene conto. Forse mai nel passato recente i socialisti hanno mostrato una presenza così diffusa, tanto da apparire spesso come il secondo partito a livello amministrativo del centro-sinistra.

Ho l’impressione che non tutti se ne siano resi conto. Ho l’impressione che soprattutto a Roma e a Napoli dove si presentano due liste socialiste (a Roma col simbolo della Rosa e a Napoli col simbolo del partito) non tutti stiano tirando dalla stessa parte. A Roma la lista capeggiata dal giornalista Aldo Forbice viene appoggiata da tutti i socialisti romani, anche da coloro che ritengono essenziale la presentazione sempre dei simboli socialisti? A Napoli la lista del partito coraggiosamente presentata contro la volontà di una parte che voleva confluire in quella civica di De Magistris e che oggi è alla volata finale composta da tanti compagni e simpatizzanti, é appoggiata anche da coloro che avrebbero preferito l’Aventino? Alla fine il risultato delle liste socialiste faticosamente, coraggiosamente, testardamente presentate in mezza Italia sarà soddisfacente e dimostrerà che il municipalismo socialista è vivo e utile all’Italia. Speriamo che questo serva a far cambiare idea a quanti continuano a celebrare le nostre esequie funebri