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I diritti di un bambino che muore

24 Aprile 2018 580 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Ho sempre sottolineato il fatto che uno stato laico debba garantire i diritti di tutti, senza violentare alcuna convinzione etica o religiosa. Dunque un cattolico che pensa che la vita non appartenga a noi ma a un essere superiore deve essere tutelato attraverso tutti gli strumenti necessari perché la sua convinzione non sia ignorata e la vita non venga interrotta neppure quando è solo artificiale. Ovvio che lo Stato debba garantire anche il principio opposto, quello di chi crede invece all’assoluta disponibilità individuale della vita di ciascuno e soprattutto alla legittima scelta di non subire invano i trattamenti della medicina quando la sua essenza, a mio avvviso la razionalità, viene sopraffatta senza possibilità alcuna di ripresa. Per questi obiettivi di tolleranza i laici si sono battuti, per questo lo stato laico é superiore alla teocrazia e anche allo stato etico. Compreso quello di stampo comunista che imponeva l’aborto, vedasi la Cina, anche a chi avrebbe voluto generare un figlio. Il caso di Alfie, il bimbo inglese a cui l’Italia ha offerto la cittadinanza su pressione della Santa sede, dovrebbe essere affrontato nello stesso modo. Il problema in questo caso é il diritto di scelta dei genitori al posto del bambino. I genitori hanno il pieno diritto di non far morire un essere umano purtroppo condannato senza speranza alcuna. Però non dovrebbero avere il diritto di far soffrire inutilmente un figlio costretto a una malattia senza spetanza. Attenzione quando si parla di diritti. Un bambino non é un bambolotto, ma una vita in essere che non può continuare a scapito di inutili e perduranti sofferenze. Se ne accertino bene i medici del Bambin Gesù. Dovremmo ormai essere in grado, con le moderne terapie, di annientare ogni dolore. Ma se così non fosse evitiamo questa assurda forma di egoismo che si scarica su un bambino indifeso in nome di un amore che potrebbe rivelarsi solo discutibile possesso. I genitori di Alfie hanno diritto di far vivere fino a quando sarà possibile il loro bimbo, ma quest’ultimo dovrebbe avere il diritto di non soffrire invano. Il diritto di Alfie é per me la chiave di tutto.

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