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Un ricordo di Cesare De Michelis

Se devo dire la verità l’ho incrociato una volta sola, in occasione di un incontro tenuto a Padova dai socialisti del Nuovo Psi e Cesare De Michelis, eravamo agli inizi del 2007, mi confessò che per la prima volta si trovava in dissenso con suo fratello Gianni che voleva aprire a sinistra. Eppure la sua casa editrice, la Marsilio, aveva pubblicato la mia tesi di laurea nel 1981 sulla storia dei socialisti reggiani dal 1944 al 1947 con la prefazione di Franco Piro. Fu il mio primo libro e ne andavo orgoglioso quando Claudio Martellu venne, nell’estate del 1981, a presentarlo a Reggio Emilia nel corso del nostro annuale festival dell’Avanti.

Non ero al corrente delle condizioni di salute di Cesare, mentre mi sono tenuto informato di quelle, precarie, di Gianni. D’altronde la sua morte é stata improvvisa, mentre era in vacanza a Cortina. Sapevo del suo ruolo di primo piano nell’editoria e nella cultura italiane. Com’é stato ricordato, Cesare ha lanciato autori come Susanna Tamaro e Margaret Mazzantini, ma egli ha avuto anche la capacità di aprirsi al thriller scandinavo firmando in Italia il successo della saga Millenium di Steg Larsson. Il primo giugno del 2017 il presidente della Repubblica ha insignito Cesare del cavalierato del lavoro per l’attività encomiabile svolta nell’azienda a servizio degli artisti italiani.

Studioso raffinatissimo, cinefilo e appassionato della figura di Aldo Manuzio, il primo stampatore di Venezia, De Michelis custodiva una biblioteca sterminata, di oltre centomila volumi. Era nato a Dolo, in provincia di Venezia, nel 1943 ed era fratello del nostro Gianni, di Marco, docente a Milano, e di Maria Ida. Appena laureato, nel 1965, era entrato nel Consiglio di amministrazione della Marsilio nata, come lui stesso aveva raccontato, “nel lontano 1961 da un gruppo di ragazzi usciti dall’università”. Diventata società per azioni, nel 2000 entrò nel gruppo editoriale Rcs. Dopo la cessione di questo alla Mondadori, De Michelis riacquistò le quote della sua casa editrice e, nel 2017, ne lasciò parte a Feltrinelli. Oggi Marsilio è guidata dal figlio Luca, amministratore delegato. Dal 1965 al 1974 Cesare ha diretto, con Massimo Cacciari, la rivista Angelus Novus. Nel 1980 divenne consigliere comunale e assessore al Comune di Venezia ed è nominato Vice Presidente della Biennale di Venezia.

Cesare é stato anche membro del Consiglio di amministrazione del teatro La Fenice di Venezia e animatore di dibattiti culturali in Veneto e in Italia. Di origini valdesi, ha insegnato Letteratura Italiana moderna e contemporanea presso l’Università di Padova, ha diretto dal 1974 la rivista Studi novecenteschi, è stato presidente del comitato scientifico per l’edizione delle opere di Carlo Goldoni, e membro di quello dell’edizione nazionale delle opere di Ippolito Nievo. Ha scritto per Il Sole 24 ore e Il Corriere del Veneto. Socialista da sempre lo ricordiamo con affetto e riconoscenza dalle colonne dell’Avanti, così come un pensiero affettuoso e fraterno rivolgiamo a Gianni, che resta un compagno quotidianamente presente nei nostri pensieri.