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Battisti: tu chiamala se vuoi lotta armata…

Dunque Cesare Battisti ha confessato di essere responsabile di quattro omicidi. Quand’era latitante in Francia, in Brasile, in Colombia, aveva sempre professato la sua innocenza. Solo così poteva essere ospitato, come una sorta di perseguitato, non come un assassino. Adesso ammette invece la sua colpevolezza, e qualcuno sottolinea che questa ammissione potrebbe recargli il vantaggio di uno sconto di pena, coi benefici di legge dopo dieci anni. Non mettiamo in discussione i suoi diritti e neppure il fatto che le vicende di sangue di cui é stato protagonista questo esponente dei Pac appartengano a oltre 40 fa e che nel frattempo Battisti sia sostanzialmente cambiato.

Resta il fatto che, se sono vere le sue ammissioni di colpa, per decenni egli ha mentito. Se non son vere, ma attribuirsi quattro omicidi da innocente é difficile da credere, mente per opportunità. Quel che vien fuori dalle sue dichiarazioni é questa follia della legittimità di una guerra lanciata a senso unico da questi movimenti armati contro lo stato. Una guerra che é costata centinaia di vittime innocenti, di famiglie private di padri e di figli, e anche una vita bruciata per una parte di una generazione. E’ vero la lotta armata ha ucciso il 68, quel movimento, sia pur confuso, di giovani animati da spirito di giustizia e di libertà, che contestavano le guerre, le violenze, i divieti e gli autoritarismi.

Quello che non si capisce é che guerra sia quella intrapresa da Battisti e dai suoi per svaligiare le gioiellerie. Battisti era stato gia condannato, prima d’essere convertito al mito della lotta armata per reati comuni. Ma ammazzare il gioielliere Pierluigi Torreggiani e ferire il figlio oggi in sedia a rotelle che rivoluzione é? Quando mai nella storia un rivoluzionario si é comportato così? Freddare solo per rubare é rivoluzionario? Si dirà che la rivoluzione ha bisogno di soldi. Ma schiacciare un grilletto per uccidere così crudelmente e cinicamente che rivoluzione é? Non si ammanti come rivoluzionario, sia pur pentito, Cesare Battisti. Neppure nel crudele gioco sanguinario di quegli anni si é arrivati ad ammazzare e a sparare in questo modo. Sì, é vero, sono stati assassinati magistrati, poliziotti, guardie carcerarie, avversari politici. Ma assassinare, oltre a due agenti, un commerciante e un gioielliere, é oltremodo inspiegabile anche nella logica impazzita degli anni di piombo.

 

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