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Radio Radicale: spengono la voce della democrazia

Tutti i governi, di centro-destra e di centro-sinistra, avevano sempre confermato la convenzione con Radio radicale che ha assicurato in questi due decenni la messa in onda non solo dei dibattiti parlamentari, delle interpellanze e mozioni, ma anche degli appuntamenti di tutti i partiti, i movimenti, i circoli, i giornali, con dirette video senza esclusioni e prevenzioni. Unico strumento aperto e a disposizione della democrazia italiana, come ha osservato Maurizio Turco, la radio ha potuto fare ingenti investimenti grazie alla particolare disponibilità dei vari governi. Di tutti tranne di uno. Questo.

E in particolare per volontà dei Cinque stelle, i veri registi del colpo criminoso alla democrazia, quelli che vorrebbero estrarre a sorte il Parlamento, che vorrebbero confinare gli ex parlamentari in un eremo (più che a Salvini, che ha altre colpe il paragone con il passato viene spontaneo). E con costoro una parte del Pd ipotizza di progettare una futura alleanza. Dio ce ne scampi e meno male che Renzi c’é e con lui Calenda. Con costoro che si servono di una piattaforma creata da una società privata a cui devolvono parte dei loro compensi e che é riservata solo agli iscritti al loro movimento, che ritengono ormai esaurita la democrazia rappresentativa, con costoro é inutile parlare di un servizio privato destinato al pubblico. Non ne capirebbero il significato.

Non conoscono il valore della tolleranza e dei rispetto delle idee di tutti che i radicali più di tutti con Marco Pannella hanno insegnato agli italiani. Non conoscono i valori essenziali della democrazia liberale. Cianciano di altre radio che potrebbero essere disponibili ad assicurare il servizio reso da Radio Radicale. Non si capisce quali siano e per quale motivo dovrebbero andare al macero le strutture finora operative di una radio che con imparzialità e professionalità ha assicurato un servizio di alto livello. La verità é che si tenta di creare un’alternativa a Radioradicale perchè non si sopporta il pluralismo e forse i grillini hanno in testa qualche emittente legata a loro, al circuito della Srl Casaleggio. Noi abbiamo il dovere di batterci fino all’ultimo giorno utile perchè questo crimine non si compia. In tutti i modi possibili e non violenti, quelli iscritti nella storia del socialismo liberale e radicale. Lo dobbiamo a Pannella e a Bordin, lo dobbiamo alla storia e alla stessa essenza della democrazia.