Il fisico e il ministro
Dunque Rovelli detesta “la politica di Putin, (pensa) che sia una delle peggiori al mondo” e insiste: “Condanno la Russia con tutta la convinzione possibile. Invadere un Paese, bombardare città, uccidere soldati e civili é un crimine orrendo. Penso che tutte le persone oneste dovrebbero condannare senza alcuna ambiguità. L’invasione ha creato un dolore inimmaginabile, questo é imperdonabile”.
Perfetto. Allora, uno pensa, se Rovelli condanna così duramente un’invasione imperdonabile, allora appoggerà la resistenza del popolo invaso. Ma, ahimè, non é proprio così. Innanzitutto perché, sostiene Rovelli, altre volte ci si é comportati diversamente. Ma se altre volte si é commesso un errore, e a mio avviso la seconda guerra in Iraq, non autorizzata dall’Onu, é stata un errore, non si capisce perché si debba continuare a sbagliare.
Parlando di fisica se Newton ha commesso un errore mica Einstein gli ha dato ragione. Poi perché bisogna trattare con Putin. Perché, dice Rovelli, si tratta “coi nemici e non cogli amici”. Ma si tratta coi nemici che vogliono trattare. Rovelli é al corrente di qualche dichiarazione di Putin che vada in questa direzione? Sta tentando anche il Papa, dotato anche di potere spirituale e non solo materiale, dove tempo e spazio sono valori assoluti.
Vedremo i risultati. Poi la bomba illogica. Anzi la contraddizione aristotelica, visto che l’antico filosofo greco é il preferito del fisico. Non solo non bisogna combattere per la libertà perché “bisogna fermare una carneficina”, ma l’aggressore deve sostanzialmente deporre le armi e i paesi che gliele procurano smetterla di inviargliele. Non riconoscendo dunque quell’esercizio del diritto di difesa che perfino i non violenti Gandhi e Prampolini ritenevano giusto.
Rovelli non lo ritiene giusto nemmeno per quanto riguarda l’Isis col quale, anche coi terroristi che avevano insanguinato l’Europa, “bisognava trattare”. Non si accorge Rovelli che é bastato liberare il territorio occupato dall’Isis perché, non potendo più gestire i suoi pozzi petroliferi e finanziare gli attentati, questi ultimi cessassero? Infine due altre affermazioni illogiche.
La soluzione, per Rovelli, sarebbe quella di affidare il destino dei territori occupati dai russi, compresa la Crimea, a referendum controllati dalla Nazioni unite, ritenendo che questo sia gia stato approvato dai documenti di Minsk. Non so a quale Minsk Rovelli si riferisca, ma in nessun punto dei Protocolli approvati si fa riferimento all’ipotesi dei referendum, richiamata dall’illustre fisico.
E poi esiste una questione di diritto internazionale sulla salvaguardia dei confini. Se la Lombardia, poteva succedere ed è successo in Catalogna, approvasse a maggioranza un referendum per la secessione, quest’ultima sarebbe legittima? Non credo proprio. E poi il finale. “Non esistono mostri, si può parlare con tutti gli esseri umani”. Bé. Anche con Hitler avremmo dovuto parlare giacché i mostri non esistono? Chamberlain e Daladier non hanno parlato fin troppo?
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