Ennesima giravolta Psi. Riepiloghiamo. Prima la direzione lancia la lista del solo Psi alle elezioni europee della prossima Primavera. Poi una successiva direzione precisa che la lista da fare é quella del socialismo europeo, dunque del Pd italiano, infine ci si mescola ad una riunione con le liste civiche convocata a Milano dalla Moratti. Infine si inneggia alla vittoria dopo la secca sconfitta alle regionali e alle comunali. Ieri il segretario di Roma diffonde una nota sostiene l’unità di tutte le forze dell’opposizione per battere la destra e oggi il segretario nazionale, oplà, fa una rettifica di 180 gradi dicendosi contrario al campo largo, cioè all’unità di tutte le forze dell’opposizione. Si tratta di una politica a la carte. Ogni giorno una novità. Una sorta di jubox stile anni sessanta, quando inserendo una monetina potevi ascoltare una canzone. Quale politica vuoi? E la si ascolta. Anche senza la monetina. Per sentire le proposte del Psi sull’autonomia differenziata era stata promossa dalla Fgsi veneta una riunione a Padova a cui era stato invitato anche il segretario nazionale del Psi. Ma quando un esponente della Fgsi ha chiesto la parola, ad inizio riunione, gli é stata negata. E i giovani sono usciti dalla sala. Sono rimasti in dieci. I famosi dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Dove, a forza di eliminazioni, alla fine non ne rimase manco uno. O forse uno, ma con le idee parecchio confuse.