La Palestina riunisce Renzi e Calenda e non solo…
Un miracolo. Renzi e Calenda di nuovo insieme. Ma non sulla collocazione politica, essendo entrato il primo nella coalizione di sinistra, anche coi Cinque stelle, e l’altro fermo sulla posizione di chi contrasta questo bipolarismo. E’ stata la Palestina a riunire i due che hanno proposto, per aderire alla manifestazione di sabato 7 giugno a Roma, esattamente le stesse condizioni contenute nel documento di “Sinistra per Israele”, presieduta da Emanuele Fiano, esponente del Pd. Le due condizioni erano che assieme alla condanna ferma e senza giustificazioni del governo di Netanyahu, che continua imperterrito a bombardare Gaza e a massacrare il popolo palestinese, fossero inserite anche la condanna del terrorismo di Hamas e dell’antisemitismo. Proposte non solo giuste e quanto mai opportune ma che nessuno pensava si potessero rifiutare. Invece, meravigliando un po’ tutti, la Schlein, Conte e Fratoianni hanno opposto il più netto rifiuto sostenendo che il documento originale non si doveva toccare. Se non sbaglio il Pd e anche Avs e i Cinque stelle avevano condannato la strage di ebrei del 7 ottobre del 2023 e anche preso posizione sull’omicidio dei due dirigenti ebrei dell’ambasciata di Washington freddati da un fanatico che urlava “Free, free Palestina”. E allora? Cosa ha impedito a costoro di accettare gli emendamenti al documento proposti dall’asse Renzi-Calenda? Hanno cambiato opinione sul terrorismo di Hamas, sono diventati razzisti? Non credo. Penso piuttosto, e questo é altrettanto grave, che non vogliano rompere con quella parte di manifestanti che grida “Distruggiamo Israele”, che attacca la brigata ebraica in tutti i 25 aprile, che brucia le bandiere israeliane, che grida “Palestina dal fiume al mare”, sottointendendo con ciò che lo stato israeliano non deve più esistere. Invece Renzi e Calenda con costoro non vogliono avere nulla a che fare. Sono sulla posizione, che é anche quella Anp, dei “due popoli e due stati” peraltro sancita dall’Assemblea delle nazioni unite del 1947 che istituì lo stato di Israele, ma affiancato allo stato di Palestina e ribadita dagli accordi di Oslo del 1993. Anche noi abbiamo inviato, come socialisti liberali e come giornale La Giustizia, l’adesione alla manifestazione promossa da Renzi e Calenda alla quale pare aderisca anche “Più Europa” e forse la stessa associazione “Sinistra per Israele”. Certo a Roma saranno molti di più a manifestare. Il “meglio meno ma meglio” anche se é massima di un bolscevico la dobbiamo fare nostra in ogni circostanza. Meglio restare fedeli alle nostre idee. E riunire chi le condivide. Da ultimo apprendiamo che il 6 giugno in piazza a Milano ci saranno anche i riformisti del Pd. Hanno dato la loro adesione tra gli altri i parlamentari Guerini, Bonafé, Quartapelle, Sensi, Gualmini, Picierno, Madia, Gori e Delrio. Felici, dobbiamo essere, di questo incontro che é condivisione di idee.
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