Ciao Gianni
Sapevo che non stava per niente bene. Reggio perde, con Gianmatteo Sidoli, una grande persona, dotata di profonda umanità e di un senso raro di ironia. Era un socialista convinto, perché non dirlo, iscritto alla sezione di Montecavolo. Divenne poi consigliere e assessore del comune di Quattro Castella. Era stato costretto, da bambino, a lasciare Reggio per Genova, in quanto figlio del direttore del carcere dei Servi. Gli diedero la notizia del barbaro assassinio del padre, avvenuta da parte di un gruppo di partigiani, così: “Boun da gnint han masé to peder”. Gianmatteo aveva dieci anni. Tornò a Reggio quando le acque si erano placate. E divenne uno dei più apprezzati arbitri italiani di basket. Da ultimo volle cementarsi con la televisione organizzando trasmissioni di opera lirica. Divenne amico di Ferruccio Tagliavini negli ultimi anni della sua vita. Mi mancheranno le sue telefonate che mi riservava fino a pochissimo tempo fa. Ciao Gianni, il tuo sorriso, le tue battute, i tuoi commenti mi rimarranno nel cuore.
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