Bombarderò forse
Si tratta di una minaccia attenuata da un dubbio. Delle tante cose dette e disdette, delle tante capriole e contorsioni, delle innumerevoli figuracce del presidente americano questa é veramente l’affermazione più paradossale. Ha dato un ultimatum di 60 giorni all’Iran per accogliere la proposta americana e il 61esimo ha attaccato… Israele. Si é voluto tener fuori dall’attacco? Manco per idea. Gia al G7 canadese si é infuriato, probabilmente con se stesso, per via dell’auspicata de escalation, prima condivisa, poi respinta e da ultimo ancora accolta. Poi la minaccia. Attenzione, Iran, perché io vi bombardo “forse”. Ormai Trump non lo prendono sul serio neppure le borse. Quella di Wall Street ha avuto un lievissimo sussulto. Uno zero virgola qualcosa di ribasso. Un forse di salvaguardia. Come vuoi che siano i bombardamenti “forse”, adesso che ci sono quelli veri e da Teheran fuggono centinaia di migliaia di abitanti e in Israele é stato colpito un ospedale. Penso che ormai neppure israeliani e iraniani lo prendano sul serio. E neppure Putin, freddo, razionale, spietato quando Trump gli ha proposto di presenziare al G7 e di fungere da mediatore di pace in medio oriente. Una chiara e assurda proposta. Autentica? Forse.
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