Sabato di passione. Con l’Inter alla caccia della Coppa. Confesso che sono solo tifoso della Reggiana, ma che alle squadre italiane tengo molto. E così mi sono trovato a Barcellona nel 1989 per il magico 4 a 0 del Milan contro lo Steaua Bucarest, poi, l’annno dopo, a Vienna, per lo striminzito bis dell’1 a 0 al Benfica targato Rijkard. Nel 1993 sono stato a Monaco di Baviera e lì i diavoli sono entrati in pentola per merito del Marsiglia. Sono stato anche ad Atene nel 2007 e il Milan ha surclassato per 2 a 1 il Liverpool, che l’aveva beffato due anni prima. Qualcuno potrebbe scambiarmi per milanista… E invece mi accingo a fare il tifo per l’Inter. Devo dire che a me stò Mourinho sta molto simpatico. Lo giudico un uomo di rara intelligenza calcistica e anche umana. Parla di pressing e di Sartre. Fa trapelare che vuole andare al Real Madrid per aver i tifosi madrileni dalla sua. Poi, magari, ci andrà davvero. Tutto il contrario nel nostro Dominissini. Parole scuciite col trapano e antipersonaggio per antonomasia, Loris sgrana solo gli occhi e poco più quando gli fai una domanda. Alla fine però, da granata viscerale, a Mourinho oggi preferisco Dominissinho e con lui la felicità della città di Reggio. Anche se non abbiamo il Duomo di Milano, ma solo quello di piazza Prampolini.