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Del Bue al congresso del Psi: “Il dilemma del Pd”

Intervenendo al congresso del Psi dell’Emilia -Romagna Del Bue ha detto tra l’altro: “Il Pd ha una paura ed è di fronte a un dilemma. Amesso che si vada verso le elezioni, se fa le primarie rinchiuse nel circuito della sinistra le potrebbe vincere Vendola. Allora tanto vale, tesi di La Torre, chiedere a Vendola di entrare nel nuovo partito che si potrebbe creare anche subito tra Pd e Sel, formando un nuovo soggetto anche col capo dei tartari nel deserto del quale si ha paura. Ma in questo caso, si fa come il marito cornificato che si taglia i cosiddetti. Per paura che Vendola vinca le primarie gli si affida per intero un nuovo grande partito. Avendone paura si apre la porta ai tartari. La verità è che il dilemma è tutto politico. Il Pd deve scegliere tra la possibilità di fare un vero centro sinistra, cioè una coalizione che dal Pd vada fino al centro di Casini, Rutelli e forse anche Fini, e che si proponga, se la legge elettorale resterà questa, come alternativa credibile a Berlusconi e al centro-destra, oppure il rinculo in una sorta di nouvelle Unione de la gauche, della quale il leader più credibile e affidabile risulterebbe certamente Nichi Vendola. E che alle elezioni avrebbe zero possibilità di battere Berlusconi. La prima mi pare naturalmente la scelta da fare e il Psi credo dovrebbe dire chiaro a tondo che vuole costruire una coalizione di centro sinistra e non l’Unione de la gauche. Si tolga dalla testa il Pd l’idea della grande Unione democratica con dentro tutto e tutti, da Casini a Di Pietro e Vendola. Casini ha già posto le sue pregiudiziali e ha ragione. Dallo scioglimento del dilemma: con Vendola per perdere nella sinistra e con la sinistra, o col centro per vincere e battere Berlusconi e anche Vendola (sapete com’è, la logica del voto utile si abbatterebbe anche sul bravo e fantasioso governatore pugliese…), dipenderà il futuro di noi tutti. La scelta è semplice. Ma lo sarà anche per il Pd? Io credo che non lo sarà perchè anche il Pd è parte del dilemma. Cosè il Pd? Un partito senza identità messo insieme col triplice proposito di unire centro e sinistra, di creare un sistema bipartitico e di battere Berlusconi. Il centro è rinato e sembra il più forte dal1994, il sistema bipartitico è fallito, anzi oggi è più che mai in disuso, e Berlusconi è ancora in sella e il solo Pd e la sola sinistra finirebbero per rafforzare se non lui certamente il centro destra (se un centro autonomo fosse determinante al Senato si potrebbe alleare con un centro destra privato di Berlusconi e governare il Paese ancora per molto). A ognuno il proprio bilancio. Importante sarebbe che il Pd e la sinistra italiana non diventassero tanti Amleto. E che il dilemma venisse sciolto al più presto.