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Dai mille ai magnifici otto: i ciclisti reggiani sulle vie garibaldine da Marsala a Teano, poi a Roma

Partiranno da Quarto, come i mille. Solo che saranno solo otto, certo assai di più dei fratelli Bandiera che però fecero davvero una gran brutta fine. Loro sono ciclisti reggiani, dai 55 ai 74 anni e, con la maglia tricolore e forniti anche di gagliardetti e di insegne che ricordano la paternità reggiana del tricolore, raggiungeranno Marsala. Da qui, in otto tappe di circa 120 chilometri al giorno, con un dislivello complessivo di 18.00 metri (due Everest e mezzo) giungeranno a Teano e “si daran la mano”, come re Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Poi la presa di Roma (forse passeranno anche da Porta Pia) e saliranno non al Colle (perchè Napolitano in quei giorni sarà in visita come capo di Stato all’estero), ma a Montecitorio dove saranno accolti dal presidente Fini. La partenza è prevista per il giorno 6 aprile. L’arrivo a Roma è per il 15. La visita a Montecitorio è prevista per il 16 aprile. In ogni c0mune, sede di arrivo di tappa, i nostri ciclisti tricolori saranno ricevuti dai sindaci e a questi ultimi verrà consegnata copia del tricolore. Dalla Sicilia e dalla Calabria, come avvenne per Garibaldi, anche per i nostri eroi sono annunciati nuovi compagni di viaggio. Dalle telefonate di disponibilità pare che in molti vogliano aggregarsi a loro. Resta piuttosto dubbio, invece, come lo era per Garibaldi, il modo con cui verranno accolti dalle popolazioni del Sud, visto il clima revisionista nei confronti del Risorgimento. Si escludono tuttavia le fucilate. I magnifici e temerari otto saranno accompagnati da un pulmino con generi di prima necessità e privi di ogni sostanza stupefacente. Alla domamda se faranno uso di Epo, la risposta è stata: “No, ed caplèt Epò ed lambròsch…”.