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Sul biotestamento promuoviamo il referendum

E’ una legge ingiusta, inaccettabile, probabilmente anche anticostituzionale quella approvata ieri dalla Camera a proposito di biotestamento. Dovrà ripassare dal Senato perchè è stata leggermente modificata. Ma appena sarà varata occorre promuovere subito un referendum abrogativo e i socialisti devono essere i primi a mettersi in campo. E’ una legge liberticida perchè toglie alla persona la libertà di decidere se staccare o no la spina qualora si trovasse in stato vegetativo permanente (alimentazione  e idratazione sono obbligatorie). Dunque Beppino Englaro non avrebbe potuto ottemperare alle scelte che la figlia gli aveva affidato. E’ una legge contro il testamento biologico perchè lascia in ogni caso sempere l’ultima parola al medico. E’ una legge che non esiste in nessun’altro paese d’Europa e probabilmente del mondo. Il caso della Germania, dove la legge è stata recentemente adottata coi democristiani al governo, basta e avanza per dimostrarlo. Ma quel che mi stupisce (non so fino a quando) e mi amareggia è che all’interno del Pdl gli ex socialisti siano rimasti muti, ligi agli ordini “delli superiori”. Almeno Peppino Calderisi, in nome del suo passato radicale, si è dissociato. Ma gli ex socialisti, a cominciare da Cicchitto, per non parlare di Sacconi (che si è convertito all’integralismo cattolico) e poi Stefania Craxi e Colucci e soprattutto  Barani, che sfoggia sempre quel garofano rosso all’occhiello, si sono scordati del Psi e delle grandi battaglie a favore dei diritti civili, della legge sul divorzio e sull’aborto, di Loris Fortuna e della sua ultima proposta sul fine vita. Si sono scordati delle radici stesse del loro passato. Hanno venduto la loro anima. E questo non è mai accettabile in politica. Si può sempre cambiare opinione e anche radicalmente e anche sulle questioni di principio. Basta dirlo e non atteggiarsi ancora a eredi di una tradizione che fa a pugni con questo comportamento.