Lo storico Pino Meneghini: “Piena solidarietà a Del Bue”
Questa la lettera scritta dallo storico sarzanese Pino Meneghini, autore, tra gli altri del libro “Sarzana, la Caporetto del fascismo”, a Pierluigi Ghiggini sulle polemiche di questi giorni: “Caro Pierluigi, perché meravigliarsi del copione andato in scena a Reggio Emilia? E’ un classico: non è l’argomentazione di destra a irritare e a provocare scomuniche, ma il fatto che quella argomentazione sia ripresa (e magari contrastata o semplicemente discussa) da un vero democratico, magari socialista ed autonomo, da uno cioè che non può essere tirato per la giacchetta da nessuno, neppure dai puri e duri ex comunisti o anpini. Le molte battaglie condotte da Del Bue, i suoi contributi alla storia della città e del socialismo in particolare, sono lì a ricordare che Mauro è sempre stato dalla parte dei lavoratori, pur nella complessa dialettica politica dell’ultimo ventennio, conseguente cioè all’assassinio del partito socialista di Craxi. Il reducismo resistenziale di chi non ha argomenti per combattere la vera destra, ed inneggia magari al ritrovato compagno di strada Fini, copre vuoto idee, vuoto di proposte politiche, alle quali si sovrappongono urla scomposte contro chi non aderisce al pensiero unico dettato da Repubblica, TG3, e rilanciato dai nuovi compagni, allevati nel brodo antiberlusconi e magari filo Scalfari/o. E’ così, è sempre questo muro di demagogia e calunnia che impedisce di arrivare a verità sempre negate, come quella che lega la cattura e la morte dei Cervi alla morte del partigiano Facio ucciso in Lunigiana dai suoi stessi compagni comunisti per ragioni apparentemente incomprensibili. E’ il riformismo non il fascismo sotto accusa, oggi come negli anni ’30 o come negli anni della guerra fredda con Saragat e la socialdemocrazia.
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