La lettera a Del Bue di Luca Vecchi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale
Caro Mauro, per fortuna, in Italia, l’opinione non è più un reato. Per quanto mi riguarda non era e non è certo in discussione la tua sincera adesione allo spirito che dalla Resistenza portò alla Liberazione e alla Costituzione Repubblicana. Così come credo sia assolutamente legittimo il mo do in cui hai posto la tua riflessione. Riflessione che non ho voluto commentare pubblicamente per correttezza non avendo partecipato all’evento. Credo, per quello che ho colto in alcuni comunicati stampa, di non poter condividere fino in fondo la tua posizione, ma penso che una cosa è il confronto, anche polemico, altro è un scontro e una aggressione. Anche con riferimento a quanto accaduto nella giornata di lunedi in consiglio comunale, sai bene, come ti ho già esternato, che il comportamento di voto del Gruppo PD è stato unicamente orientato a respingere un operazione strumentale operata dal PDL con un intento di bassa speculazione politica, che prescindendo dal merito, ti trascinava scorrettamente dentro un confronto politico che in quel momento si stava sviluppando in consiglio. Non è in discussione la fiducia e il giudizio positivo del nostro gruppo nel tuo operato di Assessore, cosa peraltro già espressamente dichiarata dallo stesso sindaco. Avremo modo di riprendere il confronto sui temi da te posti, magari in altra sede, con spirito libero e laico, e non ho dubbi, almeno per quanto mi riguarda, che un eventuale divergenza di punti di vista possa svilupparsi come sempre secondo i canoni di un civile confronto.
Con amicizia
Ciao
Luca
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