Ciclismo e paradosso
Adesso hanno squalificato anche Ullrich per due anni, a sei anni dall’operacion Puerto e a cinque dal suo ritiro dalle corse. Fra un po’ squalificheranno anche Coppi e Bartali? Quando si dice che la giustizia ordinaria è lenta non si conosce quella sportiva. Spaventati anche i parenti di Binda per i cinque Giri vinti dal 1925 alla metà degli anni trenta. Pare se ne stiano occupando per via della famosa bomba. Ricordate quando Coppi disse: “La prendono tutti e chi non l’ammette è un bugiardo”? Sembrava il Craxi del 1992. Quella di Ullrich non è la sola perla del tribunale dello sport. Alberto Contador è stato recentemente squalificato per due anni (da scontare a partire dal 2010) non perchè sia stata provata la sua colpevolezza in fatto di doping, ma perché essa appare “probabile”. Il ciclismo è diventato un esempio d’ipocrisia. Probabile? Tutti sanno (e alcuni l’hanno anche detto) che senza prodotti illeciti (vedasi Epo o Cera che sia) nessuno ha mai vinto, negli ultimi vent’anni, corse a tappe. E adesso infatti stanno squalificando quasi tutti i vincitori. Basso, Ullrich, Contador, Riis, anche Armstrong è in forte discussione. Pantani ha fatto la fine che sappiamo. Resta il dilemma. Come salvare il ciclismo? Possiamo continuare ad appassionarci a vincitori che poi verranno puntalmente squalificati? Potremmo continuare a far finta di niente? Perchè non si è approfittato della tragedia di Pantani per dire tutta la verità, che peraltro tutti sanno? Perchè la Gazzetta dello sport non fa essa stessa opera di verità? E’ un po’ come la storia delle tangenti del 1992. Tutti le prendevano, ma solo alcuni venivano colpiti. Quasi quasi è meglio l’ingiustizia totale di un’ingiustizia parziale. Meglio non punire nessuno, che colpire alcuni. Anche se adesso gli alcuni diventano sempre di più. Grandi campioni di ciclismo, dite la verità. E cioè che nessuno di voi ha mai vinto Giri e Tour a pane a acqua. Fatelo adesso o mai più. Perchè prima o poi, soprattutto poi, verrete squalificati. E ci rimetterete premi, podi e soprattutto facce. E magari quando sarete già vecchi…
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