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Domani sera al Buco Magico presento il bilancio del quinquennio sportivo reggiano

Domani sera, 25 marzo, al Buco Magico, via Martiri di Cervarolo 4, alle ore 20 e 30, presenterò il rendiconto di mandato del settore sport. Ci tengo molto che gli amici partecipino. Cinque anni fa mi ero ripromesso di risolvere molti problemi di un settore che negli ultimi anni non era mai stato gestito se non come una delega affidata a un altro assessore. Ho dovuto riempire di contenuti e di significati un assessorato che disponeva di una autonoma Fondazione, e che era stato lasciato senza potere, senza personale, senza risorse. Ho agito in quattro direzioni: coinvolgendo direttamente il mondo sportivo, anzitutto svolgendo quella Conferenza dello sport che non si teneva da 25 anni e predisponendo un programma di mandato col mondo sportivo, governando lo sport senza gestirlo, ma anzi favorendo ulteriori autogestioni sportive, risparmiando e razionalizzando la spesa per la gestione degli impianti, e infine coinvolgendo le società sportive e i privati nella costruzione di nuovi impianti. A fine mandato posso dire che la spesa del Comune e della Fondazione dello sport che era di tre milioni di euro all’anno è stata portata a due milioni, grazie all’operazione di trasferimento delle piscine dalla gestione comunale a quella di società sportive e grazie agli ulteriori risparmi ricavati dalla gestione degli impianti. Col coinvolgimento delle società sportive si sono inaugurati ben diciannove impianti sportivi, in particolare si è finalmente inaugurata la palestra di Rivalta, vero e proprio palazzetto dello sport posto a sud della città. Con le risorse dei privati si è aperto un nuovo settore dello stadio che in prospettiva ci ha dischiuso la porta della serie A, col concorso dei privati si è aperta la palestra di Via Cassala, oggi casa biancorossa, ma aperta alle scuole del quartiere di Santa Croce. Con poche risorse si è elevata la capienza del palasport di via Guasco mettendolo a norma per garantire la disputa della serie A di basket, e grazie alla nostra iniziativa si é fatto uscire lo stadio dalla procedura fallimentare, ottenendo per il comune 650 mila euro di Ici arretrata e una Imu annuale e di 100 mila euro, da destinare allo sport di base. Tra le tante iniziative mi preme ricordare le due della Fondazione su “Sport e comunità” e “I cantieri dello sport” e quella da me ideata anche come assessore all’Ambiente su “Sport e ambiente, vivi nei parchi della città”, oltre alle iniziative vecchie e nuove che hanno interessato la città e in particolare le scuole. Restano sulla plancia di lancio il museo della bicicletta che la Fondazione dello sport si è a impegnata a inaugurare nell’ambito del complesso degli ex Stalloni, unitamente alla sua sede e al parco urbano e il restyling del Palasport il cui progetto la Pallacanestro Reggiana si è impegnata a presentare. Sono stati cinque anni di impegno, di creatività, di realizzazioni, di cambiamento, cinque anni in cui il mondo sportivo reggiano ha ancora una volta mostrato la sua dinamicità, e anche una disponibilità nuova e davvero apprezzabile a uscire dai vecchi schemi e a diventare protagonista della nuova fase. Di questo intendo ringraziare tutti coloro che continuano a recare il loro contributo, spesso gratuitamente, per educare i giovani all’aggregazione e alla competizione sportiva e anche coloro che contribuiscono ad allargare i confini dello sport per far sì che esso diventi strumento di prevenzione e di cura per tutte le generazioni. Non esiste una settore che possa contare tante società e tanti aggregati e, se visto come fenomeno praticato, tanti aderenti. Quello che è stato fatto è a mio avviso molto di più di quel che si poteva fare. Ma non è tutto quel che si doveva fare. Restano molte richieste ancora non corrisposte. Nei prossimi anni questo settore deve continuare a pulsare, a ideare, a creare, a influire e, se possibile, a determinare. Con pazienza, ma anche con coraggio e per il bene del mondo dello sport, che è quello di tutti i cittadini e della nostra comunità.