Certi amori che finiscono…
E più sono intensi e più svaniscono improvvisamente. Si incendiano e poi si spengono. Pensiamo ad Alfano con Berlusconi, a Capezzone con Pannella, a Santanché con Fini, a Follini con Casini, a Velardi e Rondolino con D’Alema, a Minniti e Latorre con lo stesso D’Alema. Più intensi di così… E invece più sono intensi e più si svuotano all’improvviso. La rottura fa notizia, perché nessuno poteva aspettarsela. Si parla sempre di dissensi politici, come nel caso di Bonaiuti, e invece sono soprattutto dissapori personali. C’è sempre di mezzo un altro, come negli amori veri. E dunque nasce l’accusa di tradimento. L’altro o gli altri sono i preferiti, lui l’ingrato. Si spezza la fiducia. Nasce il rancore. Certi amori finiscono proprio male.
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