Nibali, il settimo re d’Italia a Parigi
Strepitoso, imbattibile, arriva solo anche sull’ultima salita dei Pirenei ad Hautacam, dopo aver scollinato il mitico Tourmalet. Vincenzo Nibali ha staccato tutti e aperto un solco, anzi una voragine, sulla seconda posizione, oggi strappata da Pinot a Valverde, con oltre sette minuti di distacco. Nibali sta trionfando a tre giorni dal gran finale sui Campi Elisi, dove solo sei italiani nella storia sono saliti sul primo gradino del podio. Dopo Bottecchia, nel 1924 e nel 1927, dopo Bartali nel 1938 e nel 1948, dopo Coppi nel 1949 e nel 1952, dopo Nencini nel 1960, dopo Gimondi nel 1965 e Pantani nel 1998, è la volta di Nibali. Sette magnifici corridori che hanno portato il tricolore in giallo. Due francesi (Pinot e Perault) sono oggi in seconda e terza posizione, seguito da Valverde di pochi secondi. La cronometro deciderà la altre posizioni del podio. La prima è ormai assegnata e la prova contro il tempo potrebbe ulteriormente avvantaggiare il nostro campione. È vero, mancavano Froome e Contador, caduti e ritirati. Ma questo Nibali era troppo forte per temere qualsiasi altro avversario. Non ha vinto, ha stravinto. Senza se e ma, ha cannibalizzato Il Tour.
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