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La legge Piuttosto

22 Febbraio 2016 744 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Ma sì, deve averlo rivelato anche l’amico gay al potere in Lussemburgo. Piuttosto che nessuna legge meglio una legge incompleta. Piuttosto che niente è meglio piuttosto, come recita un vecchio detto contadino. Il problema è che neppure il “piuttosto che niente” appare certo, dopo i rilievi di parte del Nuovo Centrodestra col quale si vuole ora cercare un’intesa. Il patto sulla Cirinnà meno la stepchild adoption non appare neppure scontato. È vero che i Cinque stelle si rivelano per quel che sono. E cioè assolutamente inaffidabili. Noi lo abbiamo sempre saputo, al contrario di Bersani che ci voleva fare il governo del cambiamento e di Renzi che li voleva coinvolgere, proprio Di Maio, la parte dialogante, si noti, nella riforma costituzionale ed elettorale.

Resta il problema della legge Piuttosto che verrà fuori dalla fiducia al governo se a questo strumento si ricorrerà come pare. Tutto appare illogico. Innanzitutto appunto la fiducia. Mai si era verificato in passato che il governo ponesse una fiducia su una legge di diritti civili. Figurarsi come sarebbe diventata quella sul divorzio dopo un compromesso tra Dc e laici. O quella sull’aborto, tra abortisti e anti. Altro che legge Piuttosto. Vedremo come diventerà la Cirinnà dopo un compromesso tra chi vuole tutelare le coppie gay e chi non le vuole riconoscere in quanto tali. Già abbiamo più volte citato i paesi in cui non esistono leggi con adozioni di coppia o singole. Sono solo ex paesi comunisti, islamici, il Vaticano e l’Italia.

Sarà ancora così se il compromesso al ribasso e la legge Piuttosto passassero. Le stupidaggini che si continuano a sentire sull’utero in affitto e che si estendono anche alle coppie lesbiche che l’utero invece ce l’hanno e che non toccano le coppie etero sessuali sterili che lo hanno praticato e continuano a praticarlo senza destare scomuniche, sono davvero insopportabili. Puniamo questa pratica ancora più severamente. Ma lasciamo che il figlio di una coppia gay concepito esattamente come quello di una coppia eterosessuale, abbia gli stessi diritti di quest’ultimo. Non sarà così e sara grave, ma forse solo politicamente. Perché poi ci penseranno tribunali e Corte costituzionale, col supporto di Strasburgo, a fare giustizia di questa incostituzionale disparità. E allora la legge Piuttosto diverrà la legge Niente. Nel senso che a niente conterà, almeno su questo così controverso passaggio.

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