Scatta l’ora legale. Panico per… Gramellini
Ancora la battuta di Cuore sui socialisti, coniata trent’anni fa. E Massimo Gramellini sul Corriere ce la rifrigge, come se recitasse un verso della Divina commedia. Che vergogna però tirare ancora in ballo i socialisti sulla legalità. Come se in questi due decenni e passa senza il Psi, non senza i socialisti, caro Gramellini, la legalità avesse trionfato. Se si raccontano le barzellette sui carabinieri, si possono rinverdire anche quelle sui socialisti. Attenzione però perché con quel ritornello per anni tante brave persone, oneste, cristalline, non hanno potuto frequentate i bar del paese, sono state ignobilmemte cacciate dalle amministrazioni, hanno subito l’onta di un’immeritata offesa e sono stati perseguitate come gli ebrei. Non si scherza su una tragedia che ha prodotto suicidi, profonde ingiustizie, la morte di un leader politico e capo del governo lontano dal suo paese. Anche perché il primo che inventò la battuta sui socialisti non fu Cuore, ma Grillo. E, dati i risultati, gli ha pure portato fortuna. Dubito assai che gli italiani continueranno a ridere se il suo movimento andrà a governarci. Per ora a star seri, e molto, ci sono solo i romani. Col panico, forse, anche di Gramellini…
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