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Strage in Nuova Zelanda

15 Marzo 2019 489 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo
La strage consumata in Nuova Zelanda, nella città di Christchurch, che ha portato alla morte 49 persone in due moschee, é il frutto della follia razzista e anti islamica di un fanatico che vede negli immigrati e nei diversi un pericolo alla sua egemonia. Non è il primo e non sarà l’ultimo. Già in altre parti del mondo l’odio razziale aveva provocato morte e rovina. L’autore e progettista degli orribili attentati é l’australiano Brenton Tarrant, che si definisce “ecofascista” e “suprematista bianco”. Egli non a caso scrive di ispirarsi al norvegese Anders Behring Breivik, il mostro di Utoya, che ammazzò 77 persone, in larga parte giovani del Partito laburista norvegese, in nome dell’anti multiculturalismo e del nazionalsocialismo.

Tra le icone di Tarrant anche l’italiano Luca Traini, quel folle che seminò terrore a Macerata sparando all’impazzata su persone di colore, inermi e indifese. Sono solo iniziative di folli sanguinari con spirito razzista e una buona dose di mania di persecuzione e di schizofrenia paranoide, o questi gesti estremi segnalano un pericolo non diverso da quello seminato dagli attentati islamisti in nome della jihad? Certo questi gesti sanguinari non paiono più così isolati e sporadici. E il tentativo di individuarne una radice culturale, per quanto risibile e storicamente fallace, altro non é che la volontà di segnare i contorni di una nuova ideologia.
I personaggi inquadrati da questo Tarrant come simboli di battaglia, appartengono a epoche diverse e metterli insieme é frutto di stupido e velleitario fanatismo. Che cosa c’entri Carlo Martello, il re dei Franchi che combatté la battaglia di Poitiers, con il terrorista Alexandre Bissonnette che in Canada attaccò una moschea uccidendo sei persone più di mille anni dopo, nessuno lo sa. Solo l’uso delle armi. Che sia contro un’invasione o contro inermi cittadini, non importa. L’importante é che da un lato ci sia un cristiano e dall’altro un  musulmano. Come durante l’assalto di Vienna del 1683 o a Lepanto nel 1571. Una guerra simil Isis, per la distruzione dei musulmani e che si configura come una Jihad di segno opposto. Non sottovaluterei questa nuova campagna crudele e sanguinarua. E’ folle, ma lucida.

 

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