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Il dopo congresso

2 Aprile 2019 631 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Inutile rimarcare che é stato il congresso dei giovani. Non solo perché i due candidati alla segreteria appartenevano alla generazione successiva alla fine del Psi, ma anche perché, forse per la prima volta, il congresso é stato attraversato da numerosi e apprezzati interventi di giovani e anche giovanissimi, mentre la Federazione giovanile, guidata da quel brillante ed esplosivo personaggio che é il romagnolo Enrico Pedrelli, ci ha voluto regalare spettacolo e nuove idee. Come ho detto nel mio intervento la gioventù non è un merito, ma solo uno stato in cui tutti noi che giovani non siamo più ci siamo ritrovati. E’ però vero che se vogliamo avere un futuro dobbiamo affidarci a chi ne ha di più dinnanzi per far vivere una storia e un’ideale oggi purtroppo messi in soffitta.

Il nuovo segretario, su mandato del breve documento unitario condiviso, che ha sancito l’unità conclusiva tra le due mozioni,, oltre che procedere alla proposta di elezione dei nuovi organi, che mi auguro più ristretti e rinnovati, dovrà comporre una delegazione che in questi giorni incontri le altre forze politiche per decidere la collocazione del Psi alle ormai imminenti consultazioni europee. In campo restano tre possibilità. La prima è relativa alla presentazione del simbolo della Rosa nel pugno coi compagni radicali che, lo ha rivelato Maurizo Turco, hanno deciso di appoggiarsi al Partito socialista europeo, magari supportata dall’innesto di qualche altro spezzone politico, la componente di Speranza ad esempio. La Rosa nel pugno è comunque una interessante esperienza che va organizzata, creando un comitato unitario e magari una segreteria. La seconda consiste nella scelta di convergere col Pd di Zingaretti nella lista che contiene anche il simbolo dei socialisti europei e il conseguente sostegno a Timmermans. La terza, più complicata per la verità, è relativa a una confluenza in Più Europa, che però, lo ha ricordato Benedetto Della Vedova, si colloca nell’Alde, cioè nel gruppo liberaldemocratico al Parlamento europeo.

Assieme alle europee si voterà per le comunali in gran parte d’Italia e il Psi é impegnato ovunque a presentare i suoi candidati, con liste di partito, di area, civiche, di alleanza con altri partiti. Anche oggi non c’è quasi comune italiano in cui il Psi non sia rappresentato. E i risultati si vedranno. Generalmente i socialisti si presenteranno in coalizioni di centro-sinistra, ma non mancheranno collocazioni autonome in liste civiche, certo non in coalizioni di centro-destra né tanto meno a supporto di liste grilline. Dopo le elezioni il Psi dovrà rilanciare la sua iniziativa politica e programmatica. Il compagno Maraio sono certo che saprà presentarsi con un nuovo partito, fortemente rinnovato, per una forte e autonoma azione che allarghi il perimetro del nostro partito e sappia sfruttare le nostre potenzialità. Il nostro congresso ci ha regalato una fucina di idee e di suggestioni che non possiamo lasciar cadere.

 

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