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D’Alema e Bersani sull’uscio della porta di casa

3 Gennaio 2022 253 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

A mia memoria non ricordo due dirigenti politici chiedere di rientrare in un partito che non li vuole. Ho assistito a scissioni nel Psi e a reingressi anche impensabili. Uscivano e rientravano dal Psiup e dal Psdi. Senza suscitare rancori e contrarsi in pentimenti. E’ avvenuto perfino nel Pci, vedasi i casi Terracini, espulso perchë contrario al patto Ribbentrop-Molotov, e poi riammesso nell’immediato dopoguerra, e Magri, espulso per la questione Manifesto e poi rientrato non certo in punta di piedi. E’ avvenuto nella Dc che di vere scissioni non ne ha subite. Penso perfino al Msi col caso Rauti. Perché loro due no? Hanno rubato, ucciso? No, ma non li vogliono per ragioni interne. Perché un loro recupero segnerebbe uno spostamento degli equilibri. Almeno come immagine generale. Diciamo la verità. Perché D’Alema e Bersani sono leader ex comunisti e adesso il Pd é in mano a Letta e Franceschini, ex democristiani, con Mattarella, ex democristiano al Colle (adesso fanno anche il nome di Casini). Io ho rivalutato molto la balena bianca. E mi scappa da ridere sul fatto che gli ex democristiani sbarrino la porta agli ex comunisti nel loro partito. Anzi nella loro ex ditta…

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