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Pace e guerra

2 Gennaio 2023 292 views No CommentStampa questo articolo Stampa questo articolo

Ho ascoltato molti messaggi con auspici di pace che ovviamente condivido. La pace deve sempre essere, però, un obiettivo non disgiunto da altri due: la libertà e l’indipendenza nazionale. La pace non può mai essere rassegnazione alla sopraffazione e alla violenza altrui. In Iran é in corso un conflitto sanguinoso per mettere in evidenza agli occhi del mondo i crimini di una cruenta teocrazia. Le donne e i giovani iraniani non vogliono la pace, vogliono la libertà. Tutto il mondo civile e democratico deve far sentire la sua voce, mettendo in atto tutti gli strumenti possibili e utili per isolare sempre di più questo paese di stampo medioevale, dai caratteri barbari. Il popolo ucraino combatte per la propria indipendenza nazionale da quasi un anno, grazie agli aiuti militari forniti dall’Europa e dagli Usa. Gli ucraini chiedono che la pace sancisca il ritorno all’indipendenza del loro territorio invaso e martoriato dai russi. Quando si invoca la pace, quando si vuol negare loro l’invio di nuove armi, si pensa che gli ucraini si debbano arrendere. Se no, a quale pace che sia giusta gli ucraini si dovrebbero piegare? Si dice che un negoziato si deve aprire. Ma non si dice a quali soluzioni dovrebbe portare. Si enfatizza lo strumento, già difficile da concretizzare perché, mentre Putin si dice pronto a una trattativa, i bombardamenti si stanno proprio ora moltiplicando e i morti anche e il gelo di un inverno ucraino insopportabile si addensa sempre di più nelle abitazioni private del riscaldamento. Ma non si parla del contenuto. Non basta, e non credo che questo sia ora nemmeno possibile, che ucraini e russi si siedano a un tavolo (é già avvenuto un paio di volte) perché trionfi la pace. L’unica pace realisticamente possibile é la conseguenza politica di uno squilibrio delle forze in campo. Ancora non ci siamo perché entrambe le parti sono convinte di avere la meglio sull’altra. E l’Occidente fa bene quando sostiene in tutti i modi l’aggredito perché non sia la ragione a dover cedere alla forza. Perché l’Ucraina non sia costretta a cedere alla pace russa.

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