Trump marxista
Trump non ha inventato né la politica estera mercantile, né il suo uso per fini privati. Trump ha inventato la spudorata e aperta rivelazione di tutto questo. E la sottomissione più completa dei princìpi agli interessi. Se l’Arabia Saudita fa un contratto da 500 miliardi di dollari e gli regala (lui dice al ministero della Difesa) un aereo da 400 milioni, se il Quatar sottoscrive contratti per altre centinaia di miliardi e si porta a casa mille miliardi da una capatina in medio oriente cosa volete che gli importi d’altro? Si è pure fatto pagare con l’utilizzazione delle terre rare gli armamenti inviati in Ucraina. Ha pronto un accordo con l’Iran sul nucleare. Volete che non ci metta dentro qualcosa per l’America e per suo figlio Eric che ha già costruito un grattacielo di 80 piani alla periferia di Dubai vendendo ogni appartamento per 20 milioni (totale 1 miliardo) e il Trump golf dotato di piscine e alberghi e residenze di lusso? E che dire delle sue criptovalute che una società con sede ad Abu Dhabi ha già acquistato per un valore di due miliardi di dollari? Il mondo gira così. Il faccia a faccia con Putin non volete che si risolva con un po’ di miliardi da spartire estraendo minerali dalla Groenlandia? Trump in fondo, a parte i vantaggi personali, applica rigorosamente la filosofia marxista. C’é una struttura, l’economia, e una sovrastruttura, le istituzioni e la politica, che dall’economia é determinata. E la applica. Unica diversità: l’enorme ricchezza personale accumulata in qualità di presidente di una semplice sovrastruttura: gli Stati uniti.
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