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No, caro Claudio

Dunque Claudio Martelli, del quale sono stato e sono tuttora amico ed estimatore, ha dichiarato pubblicamente che non sa se andrà a votare al referendum sulla legge costituzionale della giustizia. La motivazione é che non incide sull’Anm, quell’associazione nazionale dei magistrati che resterebbe ancora luogo di incontro tra magistratura inquirente e giudicante. E che, secondo Martelli, sarebbe il vero centro del malaffare giudiziario (“é il luogo in cui le correnti fanno i giochini e condizionano le scelte del Csm”, ha osservato) La valutazione di Martelli é come sempre pertinente. Resta il fatto che se anche fosse vero, e almeno in parte lo é, questo non cancella le altre discrasie del sistema. E poiché un referendum confermativo può solo approvare o bocciare una legge vediamo quale sarebbe il risultato di una sua bocciatura alla quale un’astensione darebbe un suo piccolo contributo. Conte, la Schlein e Fratoianni alzerebbero le loro bandiere in segno di vittoria e con loro quella stessa Associazione nazionale magistrati che, sfidando la Costituzione, si é fatta partito politico costituendosi come comitato del no. Read the full story »

5 Novembre 2025 No Comments 128 views

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E Nabucco si convertì

E’ andata in scena nei teatri di Modena e Reggio Emilia la terza opera di Verdi, quella che ne segnò un clamoroso successo, contrariamente alle altre due, Oberto conte di San Bonifacio e Un giorno di Regno, e si avviò a consacrarlo come mito del teatro musicale dell’Ottocento. Il Nabucco, meglio il Nabucodonosor, re dei babilonesi, é opera che segna l’invasione di questi ultimi a Gerusalemme, ma il regista vuol significare, con i costumi del coro, che si tratta di qualsiasi popolo oppresso in ogni epoca. Certo sarebbe stata azzardata l’operazione di trasformare gli ebrei in palestinesi e contrariamente a quello che é avvenuto alla fine di Otello e di Falstaff a Parma non é stata issata sul palco la bandiera di Palestina. Read the full story »

4 Novembre 2025 No Comments 78 views

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L’Associazione magistrati si é messa l’elmetto

Il fronte del no alla legge costituzionale per la riforma della giustizia é diviso in due. Ufficialmente il Pd, nel quale non mancano defezioni interne, e i Cinque stelle sbraitano sul pericolo dei pieni poteri, cioè di una sorta di dittatura della maggioranza, sbagliando referendum. Non si capisce infatti cosa c’entri una legge che istituisce la separazione delle carriere dei magistrati, che esiste in tutte le democrazie europee, con la svolta autoritaria. Forse si riferiscono al premierato. E anche su questo… Spiegateglielo, per favore. E poi c’é la posizione di Luciano Violante, sposata anche da Casini e Pomicino, secondo la quale la legge, con la costituzione del doppio Csm, uno per i giudici e uno per i piemme, favorirebbe il potere dei piemme. In che cosa non si comprende bene visto che gli sarebbero sottratte molte competenze, tra le quali quelle disciplinari affidate a un super comitato di toghe e laici. Ma la cosa che appare davvero contraddittoria é che questo presunto eccesso di potere dei piemme sia contestato dall’Associazione nazionale magistrati che é scesa in campo come tale in difesa del no alla legge. Dunque gli stessi piemme contestano questa attribuzione di un surplus di potere? Ne dubito fortemente. A proposito di una Anm che si é messa l’elmetto per combattere questa battaglia di conservazione andrebbero ricordati i confini entro i quali la Costituzione restringe un’azione politica della magistratura. Read the full story »

4 Novembre 2025 No Comments 61 views

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Giorgio e Giorgia

Quasi mai riesce a fingere il suo antifascismo, lui che, come seconda carica dello Stato, ha il dovere, ma non credo il piacere, di partecipare anche alla cerimonia del 25 aprile. Mi ricordo quando mi disse che l’unico congresso del Psi che conosceva bene era quello di Reggio Emilia del 1912. Sì, proprio quello che vide trionfare Benito Mussolini. E’ simpatico ed estroverso Ignazio che Fiorello imitava con un “Diciamocelo”. E pure sincero. Non sa mascherare. E dunque il fatto che abbia dichiarato: “Noi abbiamo Giorgia e gli altri Giorgio”, cioè che abbia marcato una linea di continuità tra Almirante e la Meloni, tra il MSI e Fratelli d’Italia, ben visibile anche nel simbolo della fiamma che compare in entrambi, non mi stupisce. Giorgio o Giorgia, cantava Zalone in un ironico refrain della canzone di Ray Charles. Giorgio e Giorgia, risponde convinto La Russa. Il fatto che Almirante di definisse fascista e che alle cerimonie del 25 aprile non andasse mai con la fierezza del suo passato di repubblichino, desta più di una fondata perplessità. Vorrei che La Russa se ne rendesse conto. Diciamocelo, Ignazio…

28 Ottobre 2025 No Comments 160 views

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Emanuele, l’ebreo senza parola

All’università Cà Foscari di Venezia hanno impedito di parlare all’on. Emanuele Fiano, esponente del Pd, ebreo, figlio di Nedo, deportato ad Auschwitz e unico superstite della sua famiglia. Nei giorni scorsi un movimento, “Fronte gioventù comunista”, aveva annunciato una manifestazione “contro i sionisti nell’università”. “I ragazzi che avevano organizzato il nostro incontro – ha riferito Fiano – avevano deciso di spostare la sede. Abbiamo fatto una mezz’ora con domande e risposte, quando una quarantina di ragazzi con striscioni e cartelli sono entrati e hanno detto che non mi avrebbero fatto più parlare. Ho provato in tutti i modi a continuare, ma hanno continuato a parlare e a dire su di me falsità. Il principio fascista che hanno loro in mente è che chi non ha idee come le loro non deve parlare”. Read the full story »

28 Ottobre 2025 No Comments 81 views

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La manovrina tra lucine e ombrine

Sulla manovra la Uil si stacca da Landini e si avvicina alla Cisl. Il segretario del sindacato Bombardieri lo dice chiaro e tondo: “Siamo soddisfatti dei due miliardi che il governo ha destinato ai temi della contrattazione e della detassazione degli aumenti contrattuali, non solo per la cifra in sé ma perché riconosce il fatto che il contratto possa essere lo strumento di democrazia economica del nostro paese”. E ha aggiunto: “Auspicavamo di più, ma in una manovra di questo tipo (di 18,7 miliardi) due miliardi al rinnovo dei contratti può dare un messaggio forte al Paese. Read the full story »

23 Ottobre 2025 No Comments 145 views

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Quando i soldi contano di più della nazionale

Jannick Sinner dunque non parteciperà alla fase finale della Coppa Davis che si svolgerà a Bologna dal 18 al 23 novembre di quest’anno. Pare sia stanco ma non di viaggiare tra l’Arabia Saudita e Parigi. No, la stanchezza subentra solo per la Nazionale ed é proporzionata ai soldi. Disgraziato quello sport, come il tennis attuale, dove i migliori snobbano la più prestigiosa ma meno remunerativa competizione internazionale privilegiando i tornei milionari. Era già capitato ad altri. Capita al nostro campione, per i suoi troppi impegni ma mai con la maglia azzurra. Read the full story »

23 Ottobre 2025 No Comments 109 views