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Atto dovuto, voluto o improvvisato?
31 Gennaio 2025 No Comments 90 views

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Capuleti e Montecchi come Verona-Chievo

Bellini? Bellino. Le due interpreti? Bravine. Il pubblico? Applausini. I teatri di Lombardia hanno prodotto “I Capuleti e i Montecchi”, opera di Vincenzo Bellini, che per due serate é stata messa in scena dal teatro Municipale Valli di Reggio Emilia (il 24 e il 26 gennaio). Cominciamo con uno sguardo sull’opera che Bellini dovette scrivere in due mesi per la Fenice di Venezia. Fu costretto a riprendere alcune arie dalle opere precedenti, in particolare la Zaira e Adelson e Salvini (da non confonderlo con Matteo). Read the full story »

31 Gennaio 2025 No Comments 83 views

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Memoria e attualità
Per definire l’eliminazione spietata e programmata di milioni di ebrei nei campi di concentramento e di annientamento nazisti si sono usati due termini: olocausto e shoah. L’olocausto, termine greco, allude ai corpi bruciati dai nazisti, la shoa, che significa strage, distruzione, comprende invece sia l’eliminazione fisica degli ebrei sia le leggi, quella tedesca di Norimberga del 1935 e le leggi razziali italiane del 1938 che l’hanno determinata o sostenuta.

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27 Gennaio 2025 No Comments 92 views

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Socialisti europei e falce e martello
Quando non si fanno i conti con la storia succede. E’ successo con la mozione approvata dal Parlamento europeo che condannava tutti i sistemi autoritari mettendo sullo stesso piano nazifascismo e comunismo ed è successo in questi giorni con un documento che equiparava, direi conseguentemente, i simboli della Germania nazista e dell’Urss comunista, la svastica e la falce e martello. Nella prima occasione, mentre tutti i parlamentari socialisti hanno votato a favore si sono registrate astensioni e voti contrari solo tra i parlamentari del Pd. Nella seconda votazione è stato ancora compatto il voto favorevole del gruppo socialista mentre i parlamentari del PD non hanno partecipato al voto  Solo la Picierno, assente, ha dichiarato che qualora avesse votato non avrebbe fatto mancare il suo sì. Dunque quando si parla di comunismo e dei suoi simboli emergono in tutta evidenza le contraddizioni del Pd. Non che tali equiparazioni storiche siano sempre adeguate a un consesso politico, lo riconosciamo, ma resta il fatto che, mentre socialisti, socialdemocratici e laburisti europei hanno un passato coerente, solo il Pd dispone di una tradizione non socialista, in larga parte comunista e in parte minore cattolica. Non costa nulla dunque agli altri sconfessare un simbolo, quello della falce e martello, che non hanno mai posseduto. Costa al Pd che della falce e martello continua a vantarsi almeno nella stagione berlingueriana. Anche il Psi, ma non il Psdi di Saragat, metteva in mostra la falce e il martello sia pure attenuata dal libro fino al congresso di Torino del 1978, ove scelse il garofano, e in quello di Rimini del 1987 tolse definitivamente il richiamo alla rivoluzione sovietica. Perchè, disse Craxi, quel simbolo venne introdotto dalla segreteria di Nicola Bombacci dopo il congresso di Bologna del 1919 in omaggio alla repubblica dei soviet e divenne simbolo del comunismo realizzato. Fu, quella di Craxi, una sconfessione mentre, quella di D’Alema nel 1998 con la nascita dei Ds, fu un adattamento. Anzi lo stesso D’Alema doo la vittoria dell’Ulivo nel 1996, e conseguentemente del Pds che teneva ancora alla base la falce e il martello, dichiarò con orgoglio che dedicava la vittoria a quel.vecchio simbolo del Pci e che adesso si poteva pure togliere. In Italia nacque un partito socialista europeo dalla ceneri del Psi e dalle radici comuniste. Per questo quando il Parlamento europeo parla di passato le vie dei parlamentari socialisti europei e di quelli italiani non convergono. Anzi si esaltano figure, degnissime, ma che col socialismo democratico non hanno avuto nulla a che fare. La mancanza di un partito socialista in Italia che sia stato socialista anche quando esistevano il comunismo e il Pci produce queste distorsioni. Terracini, un comunista coraggioso e che sapeva dire la verità anche quando il suo partito non la diceva (vedi la posizione sul patto Ribbentrop-Molotov del 1939) ebbe modo di ammettere che nel 1921 Turati aveva ragione e sbagliarono loro a fare la scissione e fondare il Pcdi. Ancora molti dirigenti ed elettori che hanno seguito la trafila Pci-Pds-Ds-Pd pensano che la tradizione socialista italiana sia stata in fondo interpretata dal Pci. Ho troppo rispetto per Antonio Gramsci ed Enrico Berlinguer per attribuire loro l’etichetta (fino a poco oltraggiosa) di socialdemocratici.

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24 Gennaio 2025 No Comments 92 views

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Trump e rump

Primo giorno di scuola, pardon alla Casa Bianca, per Donald Trump e una sfilza di decisioni già prese, molte attraverso decreti. Mica ci pensa troppo lui. Donald fa. Ma fa che cosa? Quello che ha promesso. Una serie di provvedimenti di estrema destra, di quelli che piacciono tanto a Travaglio, trumpiano di sinistra. Ventimila, forse meno, immigrati cacciati da Chicago, amnistia per i golpisti che avevano invaso il Parlamento (d’altronde li aveva mandati lui…), introduzione della pena di morte federale, abolizione dello ius soli e decisione di ammettere solo due generi, maschile e femminile, per la gioia del nostri Vannacci, e soprattutto uscita unilaterale dell’America dall’Oms e dalle organizzazioni internazionali nonché dai vincoli ambientali decisi a Parigi. Insomma, per uno che sia di destra, é finanche troppo. Il primo giorno. E i giorni che verranno? Cerchiamo di capire da questi segnali, anzi da queste scelte immediate, come si muoverà l’America di Trump, l’America first, l’Amarica dell’età dell’oro. Read the full story »

22 Gennaio 2025 No Comments 89 views

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Il silenzio della Schlein

Tanti hanno parlato di Craxi e del Psi in questa ricorrenza. E” trascorso un quarto di secolo e desta uno stupefacente piacere la revisione a 180 gradi di Ignazio Larussa che ritiene Craxi una vittima in esilio. Si sa che il suo partito, tranne qualche autorevole eccezione, sostenne la stagione di Mani pulite e cavalcò il dipietrismo imperante che permise all’Msi, pervaso dell’intelligenza revisionista di Fini, di entrare a pieno titolo nel nuovo sistema politico divenendo anche una forza di governo. Non dimentico la manifestazione dei giovani missini che circondarono via del Corso e le minacce al povero Ugo Intini. Come non posso dimenticare l’orribile scena delle monetine al Raphael messa in atto dalla folla inferocita reduce dal comizio di Occhetto in piazza Navona, col povero Craxi che dovette ripararsi in auto per correre a una trasmissione di Giuliano Ferrara. Destra e sinistra unite nell’anti craxismo, allora? Read the full story »

20 Gennaio 2025 No Comments 105 views

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25 anni dopo

In questi ultimi anni si è molto discusso di Craxi. Gianni Amelio ha girato il suo film dal titolo Hammamet in cui ha parlato di Craxi e della sua sofferenza. Sono poi stati dati alle stampe cinque libri, quelli di Cazzullo, intitolato proprio “Craxi, l’ultimo vero politico”, quello di Spiri che pubblica lettere personali e inedite del leader socialista, quello di Massimo Franco e quello di Fabio Martini a cui si aggiunge quello della Fondazione Craxi curato dalla figlia. Già in occasione del decennale l’allora presidente della Repubblica, nonché presidente del Csm, dichiarò per iscritto, in una lettera indirizzata alla moglie Anna, che Craxi era stato trattato “con una durezza senza eguali”. Ammissione che si poneva dunque in alternativa con la visione di una giustizia uguale per tutti. Recentemente il sen. Giovanni Pellegrino, ex Pci e Pds, ha rivelato che D’Alema lo aveva tranquillizzato perchè “Luciano (Violante) mi ha assicurato che i magistrati avrebbero lasciato in pace il Pds”. Read the full story »

20 Gennaio 2025 No Comments 104 views