Il caso R e il caso Pd
Dunque Matteo Renzi, assieme ad altri imputati tra i quali Luca Lotti, Maria Elena Boschi e Marco Carrai, è stato prosciolto e non andrà neppure a processo per il caso Open, la società che, per i magistrati fiorentini Turco e Nastasi, serviva per finanziare la loro corrente nel Pd. Il precedente è la piena assoluzione dal caso Consip del padre di Matteo, Tiziano, unitamente a Luca Lotti. Quando si parla di proscioglimento e di assoluzione si dovrebbe mettere fine a qualsiasi dubbio. Ma sono trascorsi anni da quando Renzi é stato oggetto di questa inchiesta basata sul nulla, tanto che il gup di Firenze Sara Farini lo ha prosciolto, assieme a tutti gli altri imputati, perché le prove portate non sono neppure sufficienti a istruire un processo. E si tratta di intercettazioni illegali che, essendo Renzi parlamentare, non potevano essere registrate in mancanza dell’autorizzazione del Parlamento. Si tratta di un reato grave commesso dai due piemme fiorentini così come dai giudici che avevano effettuato le intercettazioni al senatore Stefano Esposito, anch’egli poi assolto dopo sette tormentati anni. Read the full story »
Quando trionfa il populismo
In genere il populismo é idiota. E’l’aggettivo giusto per qualificarlo perché segue un umore, non un ideale. E seguendo un umore agisce di pancia e non di testa. Non é neanche tenuto a studiare e approfondire i temi. Gli bastano gli slogans. La Lega agli inizi era populista e non ragionava, inveiva. Contro “Roma ladrona” e poi cogli immigrati che portano delinquenza. Ammoniva “Lumbard paga e tas” come se pagare le tasse fosse un’idiozia, appunto. I Cinque stelle sono stati anche peggio. Hanno “abolito la povertà” (la loro) con un reddito di cittadinanza che, giusto in linea di principio, é stato spesso usato per non lavorare o per incrementare un reddito non denunciato. E hanno pagato, col superbonus, il restauro delle case dei ricchi a spese dei più poveri e dei più giovani che una casa non ce l’hanno. Se la son presa coi vitalizi parlamentari che già erano stati aboliti nel 2012 e hanno cantato vittoria perché li hanno diminuiti a chi già li percepiva con un’operazione incostituzionale. Read the full story »
A proposito di Tortora e del sen. Esposito
Ieri alla commissione giustizia della Camera é stata proposta, in occasione dell’ingiusto arresto di Enzo Tortora, di istituire la giornata del ricordo dei mille innocenti che ogni anno finiscono in carcere. L’Associazione magistrati si é detta contraria e così il Pd, conseguentemente, non ha votato a favore ma si é astenuto. Gaia Tortora, figlia di Enzo, ha reagito così: “Toglietevi il nome di mio padre dalla bocca, compagnucci. Loro sono il Pd e al massimo la principale preoccupazione é non dare troppo fastidio a certa magistratura”. Intanto é stato definitivamente assolto il sen. Stefano Esposito, parlamentare del Pd, dalle accuse di corruzione e turbativa d’asta. Questo dopo sette anni di tortura e dopo l’uscita dalle istituzioni. Era stato intercettato da parlamentare 500 volte senza l’autorizzazione della Camera, come richiesto dalla Costituzione. Due magistrati torinesi sono finiti sotto procedimento disciplinare da parte del Csm. Immaginate le conclusioni. Esposito ha dichiarato di non avere ricevuto nemmeno una telefonata da Elly Schlein perché “il garantismo non sta di casa in questo Pd”.
Un nuovo partito riformista?
Nessuno più del sottoscritto averte il bisogno di un nuovo partito riformista, di stampo liberalsocialista. L’erede della storia del Psi, della migliore sua storia, quella appunto riformista e liberale. La sola che non sia stata radice di fallimenti e di tragedie e che ha reso possibile l’attualità del socialismo. Un erede che ad un tempo assorba la storia e il pensiero liberaldemocratico e cattolico popolare, come scrive bene il documento di Firenze. In politica ci vuole però un’acuta analisi della realtà e la scansione dei tempi delle azioni da intraprendere. L’unico partito che non solo si mantiene fuori dal bipolarismo bastardo, dopo che Renzi ha abbracciato non solo politicamente la Schlein, e che ha in mente tale Costituente é il partito di Azione. Tale forza politica dovrà affrontare un delicato congresso di scontro tra due mozioni e due candidati segretari: Calenda e la Pastorella. Read the full story »
Consigli per Firenze
Non potendo essere presente all’assemblea dell’Associazione socialista liberale se non affettivamente, rivolgo questi cinque ragionamenti ai compagni e amici riuniti e anche a quelli che non sono potuti arrivare sull’Arno. 1) Rispetto al precedente appuntamento fiorentino sono cambiate molte cose. La Costituente di un’area riformista e liberalsocialista ha lasciato il campo a frantumazioni, perduranti dissidi, valutazioni politiche diverse tra i soggetti che avrebbero dovuto promuoverla. Alle elezioni europee sono state presentare due liste, l’una, quella di Stati uniti d’Europa promossa da Emma Bonino alla quale, oltre a Più Europa, hanno aderito Italia viva e il Psi, quest’ultimo partito traslocando da Fratoianni a Renzi senza un solo accenno autocritico. L’altra promossa da Azione, anche col contributo della nostra associazione. Nessuna delle due liste ha superato lo sbarramento elettorale mentre le due unite lo avrebbero agevolmente varcato. Prevalenti sono stati i risentimenti, anche forse giustificati, di Carlo Calenda, che hanno prevalso sulle esigenze politiche. Read the full story »
Siria liberata?
Vorremmo tanto che la cacciata da Damasco (é stata una fuga anticipata) del dittatore Bashar al Assad e della sua famiglia, precludesse a un futuro di democrazia e di pace in quel martoriato paese. E vorremmo che il capo della rivoluzione, che si compone di diversi tronconi anche laici, Al Jolani, garantisse quel che ha promesso: il rispetto di tutte le minoranze anche etniche e religiose, la costruzione di uno stato laico senza sharia, una transizione pacifica e moderata. Che la rivoluzione siriana dal 22 novembre all’8 dicembre 2024 sia stata tutto sommato pacifica e anche inaspettatamente veloce nessuno può smentirlo. Le notizie che provengono da Damasco ci parlano dei militari di Assad che consegnano le armi e se ne vanno senza che nessuno venga ucciso, di palazzi del governo che vengono salvaguardati e così tutte le abitazioni private, di colpi di fucile sparati soltanto in aria per festeggiare la fine della dittatura sanguinosa di Assad. Per capire quale potrà essere il futuro della Siria non dobbiamo dimenticarci del passato. Chi sono stati i miliziani di Al Nusra dei quali al Jolani é stato capo? Questo gruppo é negli elenchi dei gruppi jihadisti criminali di ogni paese occidentale. E’ la filiazione di Al Qaida in Siria. Poi é sorto un vero conflitto d’armi tra Htv e residue truppe dell’Isis. Read the full story »
La Forza della Netrebko
Entusiasmo per la prima della Scala. La forza del destino di Giuseppe Verdi ha fatto emergere una protagonista assoluta: Anna Netrebko. La Leonora della Netrebko ha il fuoco dentro. Canta con una voce che alterna i toni gravi del contralto (“il” e non “la” perché soprano e contralto sono gli unici sostantivi maschili che si adattano solo al femminile) agli accenti acuti di un soprano lirico leggero. D’accordo, la Netrebko non possiede i legati tebaldiani nella Vergine degli angeli, ma supera se stessa e qualsiasi cantante lirica vivente in “Pace, pace mio Dio”, dell’ultimo atto. Canta con l’anima, recita cantando, ti punge ed emoziona. Sta in scena da protagonista assoluta, come una diva dell’ottocento. La regia di Leo Muscato é rispettosa, senza divagazioni clamorose e fuorvianti (non abbiamo sentito la mancanza di Livermoore) centrata su un palco roteante in cui si girano le scene, i secoli (il primo atto é del settecento, il secondo dell’ottocento, il terzo del novecento, il quarto dell’attualità) assieme alle quattro stagioni. Read the full story »