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Ciao Franco

Un altro che se ne va. Aveva la mia stessa età Franco Carugo, mio compagno dai tempi della Fgsi. Era stato segretario cittadino del Psi di Reggio ancor prima che io diventassi segretario della Federazione. Si era poi spostato in cooperazione fino a divenire vice presidente delle Cantine riunite. Era persona gioviale, allegra, generosa. Ti invitava a pranzo e pagava sempre lui. Rappresentava un po’ l’anima gaudente del gruppo, sempre pronto a far tardi. Era diventato un rito beneaugurante per me il pranzo della domenica delle elezioni. Franco era un amico insostituibile. Dotato di una carica di energia positiva senza eguali. Nel 1994 fu tra i primi ad aderire a Forza Italia per reazione alla demonizzazione del Psi. Da allora ci siamo persi un po’ di vista. Eletto consigliere comunale per il partito di Berlusconi lo ritrovai recentemente attratto dal terzo polo e da Più Europa. Andava e veniva dal Kenia e da tempo soffriva di un male terribile che piano piano lo ha portato a morte. Ciao Franco, non credo che tu apprezzi il pianto, conoscendoti. Ti dico allora che ricorderò sempre quelle nottate (veniva definito il sindaco della notte) trascorse al Caffé della galleria ad ascoltare musica brasiliana e ad accendere, per te, troppe sigarette.

26 Luglio 2024 No Comments 44 views

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Substitution

Dunque avanti un altro. O forse un’altra. Kamala Harris ha la benedizione di Biden, ma ancora non quella del tandem Obama-Pelosi, il più deciso a pretendere la substitution del presidente candidato. Che Biden fosse un candidato indebolito dagli anni e, forse, dalla malattia lo si vedeva da tempo. Ma la dimostrazione di una sua palese difficoltà a competere con Trump si é chiaramente avvertita durante il confronto televisivo. Voce roca, frasi stentate, ragionamenti che non si concludevano e sui quali Trump ironizzava. E sondaggi sempre più negativi. Non ho memoria di un candidato scelto alle primarie e poi sostituito. Nemmeno Eisenhower che venne colpito da infarto nel 1955 e poi rivinse nel 1956, mentre Reagan solo nel 1994 ammise di avere l’Alzheimer, ma i primi sintomi si erano rivelati, lo ha ammesso il figlio Ron, già all’inizio del secondo mandato. Se andiamo più indietro dobbiamo ricordare Woodrow Wilson, presidente dal 1913 al 1921 (quello dei punti che segnarono la fine della prima guerra mondiale). Fu vittima di un ictus nel 1919 che lo lasciò paralizzato e non in grado di esercitare le sue funzioni. Negli ultimi due anni il vero presidente fu sua moglie Edith. Franklin Delano Roosevelt venne colpito a 39 anni, nel 1921, dalla polio. Questo non gli impedì di divenire governatore di New York e presidente per quattro volte degli Stati uniti. Read the full story »

22 Luglio 2024 No Comments 60 views

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Sarabanda

Se non fosse per il fatto che non saprei dove sbattere la testa altrove dovrei proprio celebrare il de profundis del terzo polo. Renzi, in un’intervista al Corriere, prende atto che sono caduti i veti su di lui e promette che non ne metterà. Traduzione: contrariamente al passato mi va bene anche Conte. Il fatto é che a Conte (che come Letta ha un precedente di rimozione renziana) non va bene Renzi. Lo dice apertamente oggi sostenendo che il jobs act va abolito. Calenda annota che Matteo potrebbe allearsi con chiunque, “dai nazisti ai marxisti”, ma non capisce che é proprio lui il principale sconfitto delle elezioni europee, perché non ha raggiunto il 4% non facendolo raggiungere agli altri ex alleati. Intanto Marattin di fatto sconfessa Renzi e parla di inconciliabilità programmatica non solo con Conte ma anche con la Schlein e Costa si dimette dagli incarichi nel partito di Calenda. Read the full story »

22 Luglio 2024 No Comments 53 views

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Meloni in frigo

Col voto contrario all’elezione del presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni rischia di confinare l’Italia in un ruolo marginale. Vero che probabilmente invierà a Strasburgo il ministro Raffaele Fitto, ma dubito che, trovandosi in minoranza, anzi all’opposizione, l’ex governatore pugliese verrà gratificato con una delega importante. La motivazione del voto contrario a Ursula starebbe nel fatto che a favore si sarebbero schierati i Verdi e che, dunque, la von der Leyen avrebbe condotto una trattativa su due fronti: quello del gruppo dei Conservatori, del quale Fratelli d’Italia é parte e i Verdi, appunto. Poco importa quale sia la ragione. Di fatto a Strasburgo si é formata una maggioranza tra Socialisti, Liberali e Popolari a cui si sono aggiunti i Verdi. I pentastellati, che precedentemente avevano votato a favore (da ricordare “la maggioranza Ursula” invocata in Italia da Romano Prodi), adesso sono finiti fuori dalla maggioranza. Read the full story »

19 Luglio 2024 No Comments 71 views

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Dal calcio alla politica

Un abbraccio durante una partita a scopo benefico. In fondo vista la magra figura degli azzurri in Germania non avranno giocato peggio. Parlo di Renzi e della Schlein avvinti da insolito amore. Non so se festeggiano un gol o ridono per una battuta di Matteo. Fatto sta che questo avvicinamento non é solo calcistico. D’altronde lo avreste visto Letta lasciarsi andare così in manifestazioni di amorosi sensi sia pur durante un’esibizione sportiva? Il fatto che la Schlein, contrariamente a Letta, non abbia posto veti alla partecipazione di Renzi al campo largo ha messo le antenne al leader fiorentino, che ha forse capito che di un’alleanza con Calenda forse parleranno i nipoti. Dunque costruiamo il centro del centro-sinistra che adesso non c’è. Mica é roba da matti il progetto. E’ logico. Lo dice, anzi lo scrive, un tetzaforzista convinto che con Conte e i pentastellati non andrebbe a bere neppure un caffè e di Travaglio non vorrebbe neppure sentire l’odore. Ma la mia opinione conta per me ed é sempre in discussione, da uomo libero come sono. La logica politica é oggettiva. Come Forza Italia, tutt’altro che morta dopo Berlusconi, anzi rilanciata grazie alla collocazione nel centro del centro-destra, anche Renzi può tentare di assolvere analoga funzione nel centro- sinistra. I baci e gli abbracci rendono più romantica la prospettiva. Non meno complicata. Ma se il cammino é un a zig zag, come ricordavano i cinesi, il romanticismo lo rende almeno più lieto.

19 Luglio 2024 No Comments 72 views

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Pallottole su Trump

Un attentato, che ë costata la vita solo all’attentatore, un ventenne, pare di tendenza repubblicana, é avvenuto poche ore fa in Pennsylvania dove Donald Trump stava tenendo un comizio. L’attentatore, il ventenne Thomas Matthew Crooks, si é potuto tranquillamente posizionare su un tetto vicino al palco, con un fucile e, nonostante sia stato avvistato, ha potuto sparare all’ex presidente, ferendolo fortunatamente solo a un’orecchia e procurando ferite più serie ad altri due. Solidarietà scontate da mezzo mondo, compresi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Singolare la dichiarazione di Peskov, portavoce di Putin sul modo col quale gli americani trattano gli oppositori. Veramente stupefacente dal momento che in Russia, vedi Alecksey Naval’nyi, gli oppositori vengono uccisi. La violenza contro le personalità politiche non é solo riferita in America al 1964 (omicidio di John Kennedy), né al 1968 (assassinio di Bob Kennedy e poco prima di Martin Luther King). Solo nell’ultimo anno sono state ottomila le minacce a parlamentari sulle quali la polizia del Congresso di Washington sta indagando. E’ ancora vivo il ricordo dell’assalto alla casa di Nancy Pelosi con suo marito che si trovò il cranio sfondato a martellate. E poi le intimidazioni che nel solo 2023 sono state inviate a 450 giudici. C’è di tutto: comprese le minacce di morte a coniuge e figli della persona che si vuole colpire: anche ignoti funzionari addetti agli scrutini elettorali, membri delle commissioni scolastiche, volontari chiamati a svolgere funzioni pubbliche durante le votazioni. Quest clima terribile ha consigliato a diversi moderati di rinunciare a ricandidarsi al Conggresso. Ed è sempre più difficile trovare scrutatori con un turnover degli addetti al voto che dopo il 2020 è salito al 36 per cento. Read the full story »

14 Luglio 2024 No Comments 96 views

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Renzi sfoglia la Margherita

Nel partito della Margherita, alleato coi Ds, coi quali si fuse, c’era un ragazzo che come me, forse, amava i Beatles e i Rolling stones. Si chiamava Matteo, come uno dei quattro evangelisti. Non era ancora sindaco di Firenze e Francesco Rutelli guidava un partito che disponeva di una base largamente ex democristiana. E lui, radicale pannelliano, penso avesse qualche problemino. In realtà “guidava” forse non é il verbo giusto. Come disse Guy Mollet a proposito del fronte con i comunisti: “Je suis votre chef et je vous suis”. Traduzione: io sono il vostro capo e vi seguo. Adesso Rutelli é in panchina nonostante gli inviti del santone Bettini a riscendere in campo. E Renzi, che l’unità del terzo polo rinvia alla Calenda italiana, é tentato di ricostruire lui quel partito. La premessa é che la Schlein non ha posto pregiudiziali all’alleanza con l’ex sindaco e segretario e presidente del Consiglio, contrariamente a quanto aveva fatto il buon Letta, vendicativo assai. Dunque perché no? In fondo anche Più Europa l’alleanza col Pd l’ha favorevolmente praticata nelle scorse elezioni. Anche a costo di sorbirsi i Cinque stelle? Read the full story »

14 Luglio 2024 No Comments 76 views