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Del Bue: la vita, la politica e molto altro

Mauro Del Bue nasce a Reggio il 23 aprile del 1951. Frequenta il Conservatorio musicale e dopo aver ottenuto la maturità classica, a pieni voti, nel 1971 (nel 1968 aveva fondato una corrente del movimento studentesco su posizioni riformiste che si contrapponeva ai rivoluzionari che poi fonderanno le Brigate rosse), si iscrive alla Federazione giovanile socialista. Incontra Pietro Nenni a Mantova e stabilisce contatti con Ugo Finetti e Claudio Martelli a Milano. A Roma i suoi rapporti privilegiati sono con Loris Fortuna, dal quale attinge una particolare sensibilità alla battaglie laiche. Nel 1973, a 22 anni, quando è ancora studente universitario, è segretario della Federazione giovanile socialista di Reggio Emilia e si colloca subito sulle posizioni autonomiste e nel gennaio del 1974 è nell’esecutivo del Psi reggiano. Diviene funzionario di partito con la responsabilità della stampa e propaganda. Nel 1975 viene eletto per la prima volta consigliere comunale di Reggio. E’ il più giovane consigliere, ha solo 24 anni. Viene subito nominato capogruppo del Psi nella Sala del tricolore. E’ anche giornalista pubblicista e più tardi assumerà, per poco tempo, l’incarico di capo ufficio stampa dell’Amministrazione provinciale di Reggio.

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Col congresso di Roma del marzo del 1976 è eletto membro supplente del Comitato centrale in rappresentanza della Fgsi nazionale. Nel febbraio del 1977 è eletto segretario del Psi di Reggio. Col congresso di Torino del 1978 viene eletto membro effettivo del Comitato centrale socialista in rappresentanza della corrente autonomista di Craxi. Si laurea in Lettere e filosofia all’Università di Bologna con 110 e lode, discutendo una tesi sulla storia del Psi reggiano dal 1944 al 1947 (verrà pubblicata nel 1981 dalle edizioni Marsilio e nel 1987 seguirà un secondo volume che arriva  fino al 1957) Nel 1980 è rieletto consigliere comunale di Reggio. Col congresso provinciale del 1981 viene rieletto segretario provinciale del Psi e così pure col congresso del 1984. Nel 1982, assieme a Nando Odescalchi, promuove la nascita dell’Istituto storico Pietro Marani e del periodico di studi storici “L’Almanacco”. Nel 1985 è confermato consigliere comunale (intanto il Psi, nel dicembre del 1982, era uscito dalla giunta). Nel 1987 il Psi rientra in giunta e nel febbraio Del Bue è vice sindaco con gli assessorati alla cultura e allo sport (abbandona la segreteria del Psi nel marzo del 1987, dopo dieci anni). Nel giugno dello stesso anno è eletto deputato con oltre 13mila preferenze (si dimette da vice sindaco e da assessore nel novembre dello stesso anno). Alla Camera è membro della Commissione cultura e istruzione. Nel Psi nazionale ricopre l’incarico di responsabile della Commissione sport. Nel dicembre del 1987 è nominato presidente de “I Teatri di Reggio Emilia”, incarico che mantiene fino al 1990. Nel dicembre del 1989 viene eletto nella direzione nazionale del Psi con la responsabilità del dipartimento “Ambiente e territorio” (nel frattempo è commissario del Psi, prima a Ragusa, poi a Pavia). Nello stesso anno promuove la ripubblicazione del periodico “La Giustizia”, fondato da Camillo Prampolini nel 1886. Nel 1990 è capolista alle elezioni comunali a Reggio ed è rieletto consigliere comunale con oltre 2.300 preferenze. Nel 1990, dopo la sua commemorazione del sindaco di Casalgrande Umberto Farri, esplode la polemica sui delitti del dopoguerra che interessa tutta l’Italia. Nel 1992 è capolista del Psi nella circoscrizione e primo degli eletti alla Camera dei deputati con oltre 14mila e 500 preferenze (quasi 10mila ottenute nella sola provincia di Reggio). Promuove la nascita di un’area politica e culturale vicina a Claudio Martelli. Nel 1993 è membro della segreteria nazionale del Psi. Non si ricandida alle elezioni del 1994. Dal 1994 al 2005 non occupa incarichi istituzionali. Si dedica al giornalismo, alla storia e alla musica. Scrive diversi libri: dopo i due sulla storia del Psi reggiano che toccano lo spazio che va dal 1944 al 1957 e dopo aver curato la biografia di Alberto Simonini nella “Storia del Parlamento”, nonché quella del municipalismo socialista ne “La storia illustrata di Reggio Emilia (Sa Marino 1988), scrive “Storie di delitti e passioni” (Reggio E. 1995), che tratta le vicende del cosiddetto triangolo rosso, Novecento (Montecchio 2001, rist. 2005), che narra le vicende della storia di Reggio dal 1900 al 2000. Contemporaneamente progetta e presenta cicli di trasmissioni sulla musica lirica e sulla storia locale proiettati prima da Retemilia e poi da Teletricolore. Scrive i testi di numerosi documentari su teatri, palazzi, musei e anche per il documentario finanziato dalla presidenza del Consiglio sulla storia d’Italia. E incide due album di canzoni composte assieme al jazzista Vanni Catellani. Nel 2002 è eletto nella segreteria nazionale del Nuovo Psi (segretario è Gianni De Michelis) con la responsabilità degli Enti locali. E’ vice segretario nazionale del Nuovo Psi dal luglio del 2003. Nell’agosto del 2003 fonda l’associazione “Amare Reggio”, della quale diventa presidente. Nel 2004 pubblica “Una storia reggiana” (Montecchio 2004), il primo dei tre volumi sulla storia del calcio a Reggio Emilia, che poi si accresce degli altri due pubblicati nel 2006 e nel 2008. E’candidato presidente di una lista socialista alle elezioni provinciali di Reggio Emilia del 2004 e ottiene il 2,5%, nel Comune di Reggio arriva al 3,3%, superando l’altra lista socialista dello Sdi (2,2% e 1,5%). Nell’aprile del 2005 è nominato sottosegretario alle Infrastrutture nel governo Berlusconi ter. In questa nuova posizione ottiene le deleghe per le opere pubbliche dell’Emilia Romagna e presiede la commissione che si occupa dei progetti che la società, composta dal ministero Beni culturali e da quello delle Infrastrutture, deve selezionare per attività culturali e che è finanziata da una percentuale sulle grandi opere. E’ determinante il suo impegno per finanziare con 35 milioni di euro la nuova stazione mediopadana di Reggio Emilia per l’alta velocità. Con le elezioni politiche del 2006 è eletto deputato al Parlamento nella lista Dc-Psi nella circoscrizione elettorale del Piemonte 2. E’ poi eletto segretario di presidenza della Camera dei deputati. Pubblica prima “L’apostolo e il ferroviere, vite parallele di Camillo Prampolini e Giuseppe Menada” (Roma 2005, ripubbl. nel 2006) e “Il poker del pugile, la vera storia di Gino Bondavalli” (Montecchio 2006). Nel Luglio 2007 è eletto per acclamazione segretario nazionale del Nuovo Psi. con l’obbiettivo primario di creare le condizioni per la Costituente socialista che raggruppi tutte le anime e posizioni socialiste e riformiste. La Costituente socialista nasce, ma con le elezioni improvvisamente anticipate all’aprile del 2008 la nuova formazione socialista, chiamata Partito socialista, viene tenuta fuori dagli apparentamenti e non riesce a raggiungere il quorum per l’ingresso in Parlamento. Del Bue, che assieme a Marco Pannella è protagonista del convegno dei mille di Chianciano e coordina il gruppo a livello nazionale, entra nella segreteria del Partito socialista col Congresso di Montecatini che tenta il difficile rilancio dell’identità socialista in Italia.
Dal luglio del 2009 Del Bue è assessore allo sport del Comune di Reggio Emilia. Dal 2013 acquisisce anche la delega all’ambiente. Pubblica altri libri: i tre volumi sulla “Storia del socialismo reggiano” (Montecchio 2009, 2011, 2012), e un libro dal titolo “Filosomia, la storia della filosofia secondo me”, che tratta dall’origine del pensiero filosofico ai giorni nostri (Firenze 2012). Dal settembre del 2013 é direttore dell’Avanti, versione online dello storica testata socialista lanciata a partire dal 1896.