I socialisti si mettevano all’occhiello il garofano e facevano festa in Italia già il 1 maggio del 1890. Il loro inno l’aveva scritto Filippo Turati, la musica era di Amintore Galli, nel 1886. Era una festa non ancora conquistata e autorizzata. Ed era stata promossa per raggiungere l’obiettivo delle otto ore di lavoro che negli Stati uniti, limitatamente allo stato dell’Illinois, era stato raggiunto già il 1 maggio 1867. Venti anni dopo, il 1 maggio del 1887, i lavoratori americani degli altri stati scesero in sciopero per rivendicare gli stessi diritti di quelli dell’Illinois, ma a Chicago la polizia sparò lasciando sul selciato diverse vittime. Il giorno prima durante un’agitazione in un’azienda erano stati uccisi due operai. Quattro giorni dopo altro sangue negli scontri tra polizia e anarchici. Feroce reazione delle autorità. Vennero accusati senza alcuna colpa otto anarchici e quattro di loro furono impiccati nella pubblica piazza. Per ricordarli la seconda internazionale, a Parigi, nel 1889, dopo la fine della prima e la divisione tra socialisti e anarchici, proclamò il 1 maggio la festa internazionale del lavoro. Read the full story »
Il decreto insicurezza
E’ già entrato in vigore il decreto sicurezza del governo che dovrà essere trasformato in legge entro due mesi. Sfogliando il testo, oltre a un paio di buone intenzioni (la tutela dei collaboratori di giustizia e nuove, ma quali non si capisce, norme per agevolare il lavoro interno dei detenuti nelle carceri e per confermare tutti i relativi benefici), si registra un generale, ma credo inutile, aumento delle pene per tutti i reati, dall’occupazione abusiva di case, all’accattonaggio con minori, alle rivolte carcerarie e nei centri per immigrati, all’autonoleggio senza adeguata documentazione, ad altro ancora. Come se un aggravarsi delle pene possa attenuare il numero dei reati. Poi ci sono alcune disposizioni di dubbia costituzionalità come hanno sottolineato 237 giuristi in un apposito documento. Read the full story »
Solo in Italia si costruiscono stadi più piccoli. Spieghiamo il poco nobile motivo
In tutte le altre nazioni si costruiscono stadi con capienza superiore ai vecchi. In Italia si procede al contrario. Vediamo alcuni dati. Il Barcellona sta edificando lo stadio più grande del mondo con 105mila posti a sedere e altre novità che lo porranno all’avanguardia nel settore impiantistico. I lavori stanno procedendo e nel 2026 il Barca potrà rientrare nel suo stadio tutto coperto con una limitata capienza di 60mila posti. L’inaugurazione definitiva, a 105mila, é prevista per il 2028. Il Real Madrid ha invece provveduto ad ammodernare il Barnabeu ritoccando anche la capienza a 81.044 posti a sedere. L’Atletico Madrid ha costruito il suo nuovo stadio, il Metropolitano, grazie alla ristrutturazione del 2014-2017, e ha una capienza di 70.460 posti mentre il vecchio impianto conteneva solo 55mila persone. Read the full story »
Sobrietà o libertà
Il ministro Musumeci, con una dose sconcertante di ingenuità, ha raccomandato di usare sobrietà, parola che può avere molteplici significati, alla festa del 25 aprile, che si svolge il giorno prima del funerale del Papa. Il termine significa “moderato”, “senza eccessi superflui”. E francamente non si capisce perché la festa della Liberazione la si debba celebrare in modo moderato e senza eccessi, forse senza bande, feste, slogan, canti e cori. Il tutto per onorare un Papa, Francesco, che, oltretutto, amava stare in mezzo al popolo e vivere la gente. Personalmente desidererei invece che quest’anno il 25 aprile lo si festeggiasse con libertà. Che poi é il vero valore cui pervenne la lotta di resistenza. Read the full story »
Le due sinistre
In Italia ci sono sempre state due sinistre e non sono affatto scomparse dopo la fine del comunismo. Anzi, bisognerebbe rinnovare il lessico della politica, eliminando anche il termine “comunista”. Fassino, che é stato uno dei massimi dirigenti del Pci, ha dichiarato in un suo intervento su Israele e la Palestina, cose che neanche a me, che sono stato tra i fondatori del gruppo parlamentare Amici di Israele, verrebbero in mente, mentre la Schlein, che comunista non é mai stata, anche per l’età e la tradizione della famiglia (suo nonno, Agostino Viviani, era senatore socialista), é oggi schierata su posizioni massimaliste e populiste al pari di Conte e Fratoianni, coi quali ha firmato una mozione sulla Palestina, senza un accenno ad Hamas, e ha sposato tutti i referendum di Landini. Read the full story »