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Il casino europeo

Che poteri reali ha la Commissione europea? E’ statutariamente un organo di individui contrariamente al Consiglio che é un organo di stati. Ma tutti i 27 paesi della Ue ne fanno parte. Si pensava di limitarne il numero ai due terzi dei paesi aderenti, ma il Parlamento europeo ha soppresso questa novità. Chi sarebbe rimasto fuori? Dunque la Commissione di 27 rappresentanti di altrettanti paesi é non é organo politico? Dipende o non dipende dal Parlamento europeo unica istituzione europea eletta a suffragio universale? No signori. Mescolando rappresentanza nazionale e provenienza politica la Commissione si trova a dover allineare rappresentanti della maggioranza (Socialisti, Popolari e Verdi) con esponenti della minoranza, attribuendo a quest’ultimi anche deleghe importanti e vice presidenze. Intendiamoci subito, sic rebus stantibus gli italiani, cioè il Pd, hanno deciso giustamente di votare a favore della nomina di Raffaele Fitto, che era l’unico italiano proposto. Ma questa situazione che definire kafkiana e dire poco, ha creato una situazione ancor più confusa. Read the full story »

1 Dicembre 2024 No Comments 145 views

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I figli di Grillo

C’erano tutti all’assemblea definita costituente svoltasi a Nova. In realtà un Gsezemani in cui l’Elevato é stato tradito. Senza neanche l’ultima cena. C’erano tutti. Quelli di doppia legislatura che attendevano il via libera per la terza. Quelli che pensano che Giuseppe Conte sia un leader salvifico che li farà resuscitare, non dopo tre giorni, ma dopo tre botte, quelle in Liguria, in Emilia-Romagna e in Umbria. Quelli che son stanchi di pagare il guru che ha inventato, ispirato e trascinato alla vittoria il movimento. Trecentomila euro visto che i suoi spettacoli non vanno bene non sono male per evitare la povertà e il reddito di cittadinanza. C’era Paola Taverna, contiana della prima ora col suo tajurino, c’era l’intellettuale Vito Crimi, l’Appendino, sempre appesa a una chioma folta e nera di capelli. E c’era l’ex presidente della Camera Fico che parla un linguaggio tra napoletano stretto e un vago accento da paese colonia. Tutti coi volti gravi, pensosi. E c’erano i Figli delle stelle, giovani grillini incazzati foraggiati da Danilo Toninelli e non da Alan Sorrenti. Toninelli l’ex ministro delle Infrastrutture che si presentava così: “Sono il ministro. Non si direbbe”. Read the full story »

28 Novembre 2024 No Comments 203 views

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Riflessioni post elettorali

Dunque ë finita 2 a 0 per il centro-sinistra o, se inseriamo la Liguria, 2 a 1. Se estendiamo il campo a tutte le regioni che hanno rinnovato gli organi finisce 11 a 3 per il centro-destra. Quanto possono influenzare il quadro politico nazionale le tendenze elettorali emerse nelle ultime tre elezioni regionali? I sondaggi delle politiche rilevano ancora una netta prevalenza del centro-destra anche rispetto al campo largo che é come l’Araba fenice: che ci sia ciascun lo dice ma dove sia nessun lo sa. In Emilia-Romagna e in Umbria c’era e il centro-sinistra ha vinto. In Liguria no e il centro-sinistra privato dell’apporto di Renzi, ha perso per un pelo (di Renzi). E dunque, si dice, creiamolo ovunque questo campo e vinceremo. Un momento. In Emilia-Romagna avrebbe vinto anche un campo stretto, viste le proporzioni della vittoria e la tendenza sempre prevalente in questo territorio. In Umbria, come a Perugia, si é semplicemente ricostituita la maggioranza tradizionale, sconfitta solo nelle precedenti elezioni anche per questioni extra politiche. Piuttosto in queste due regioni, in cui è crollata l’affluenza elettorale (addirittura di 27 punti in Emilia-Romagna e di quasi 15 in Umbria), si é affermato solo il Pd con i suoi candidati e le loro preferenze, unico partito organizzato sul territorio, mentre gli alleati, con l’eccezione di Avs ma solo in Emilia-Romagna, hanno fatto flop. Read the full story »

19 Novembre 2024 No Comments 202 views

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Due a zero

In Emilia-Romagna, per le elezioni regionali, ha votato solo il 46% degli aventi diritto. In una regione caratterizzata da partecipazione e sensibilità politica, in una regione nella quale si recò al voto per le politiche del 1976 oltre il 96% degli elettori, la maggioranza si é voltata dall’altra parte manifestando assoluta indifferenza per l’esito elettorale. Solo poco più alta, ma sempre inferiore al 50% é stata la percentuale dell’Umbria, ove la sindaca di Assisi Proietti, smentendo i sondaggi e le proiezioni, ha battuto di sei punti l’attuale governatrice Tesei, e del centro-destra. In Emilia-Romagna, dove nel 2020 aveva votato oltre il 67% si é verificato un crollo. Resta quindi il risultato scontato della vittoria del centro-sinistra e del suo candidato De Pascale, già sindaco di Ravenna con una percentuale che varia, secondo le proiezioni, dal 53 al 57%, mentre la candidata del centro-destra, la Ugolini, avrebbe conquistato una percentuale che oscilla dal 39 al 43%. Ho sempre pensato, con l’unica eccezione di Guazzaloca, che vinse a sorpresa a Bologna nel 1999, che qualsiasi candidato del centro-sinistra avrebbe vinto in Emilia contro qualsiasi candidato del centro-destra, anche se De Pascale mi sembra una brava persona e dicono sia stato un sindaco molto efficiente. Resta però prevalente il dato sull’astensione che é sempre più marcata in Italia in ogni competizione elettorale. E due parole sulla tenuta della democrazia e sulla credibilità della politica le vogliamo spendere? Se a votare non si reca la metà degli elettori, contrariamente a quanto accade negli altri paesi europei, e se l’Italia, dalle europee alle politiche e alle regionalo, l’Italia che deteneva il record europeo dei votanti, si colloca all’ultimo posto, qualche ragione ci sarà. Si parla di election day e sarebbe un bene. Ma, scavando un po’ più in profondità, non é che l’elettorato abbia decisamente bocciato questo sistema politico ed elettorale costituto da liste di partito senza radici e da un proliferare di liste civiche e personali. Un effluvio di movimenti e di candidature che sconcertano e confondono l’elettore. Parliamone. In attesa di dati ulteriori.

19 Novembre 2024 No Comments 166 views

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Musk, la giustizia, la politica

E’ evidente che abbia ragione il presidente della Repubblica a difendere la dignità e la piena autonomia del nostro paese dagli attacchi che provengono dall’estero. Lo fece dopo dichiarazioni avventate del presidente della Repubblica francese Macron. Ha ripetuto le stesse cose a fronte della frase di Musk riferita ai magistrati. Ora, io penso che quando Musk sostiene che i magistrati non devono sovrapporsi agli organi istituzionali regolarmente eletti qualche ragione ce l’abbia. Poi che i magistrati debbano essere sostituiti quando si occupano della politica no. Questo é più nella prassi americana, visto che Trump non solo non può essere processato ma si appresta a rimuovere chi intendeva farlo. Resta il fatto, nello specifico, che non sia istituzionalmente, direi costituzionalmente, compito dei magistrati occuparsi delle leggi emanate dal governo e dal parlamento. Compito dei magistrati é applicarle. Read the full story »

14 Novembre 2024 No Comments 168 views

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Cani e capre di tutto il mondo unitevi

Allora sembra certo. Il ministero della sicurezza del governo Trump verrà affidato a Kristi Noem, la governatrice del Sud Dakota, 52 anni, trumpiana dura. Talmente dura da sparare e uccidere il suo cagnolino di 14 mesi perchè non le obbediva e una capra perchè puzzava troppo. Questo ha confessato lei stessa, senza un cenno di pentimento, anzi vantandosene, nelle sue memorie. Chissà suo marito che tipo sarà? Avrà il timore che una volta a letto Kristi le schiacci le palle, gli metta le dita negli occhi, gli spappoli il naso se non gli ubbidisce? E i suoi figli? No, magari con loro avrà usato solo la cinghia e il bastone sulle dita. Una bella famiglia americana  si dice. D’altronde ci vuole ordine e pulizia negli Usa e chi meglio di lei può garantirli? Il problema è che i cani e le capre potrebbero unirsi in una vibrata protesta contro la nomina. E magari sfilare insieme in tutto il mondo. Una internazionale canin-caprina potrebbe impedire che il cani-capricidio venga addirittura premiato. E potrebbero portare Kristi Noem sotto processo. Ma negli Usa oggi i processi non contano. Anzi aiutano a vincere le elezioni.

14 Novembre 2024 No Comments 155 views

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Elon Trump

Mi viene in mente un’ossessione del filosofo, psicologo e psicanalista Umberto Garimberti secondo il quale “la tecnica non è più strumento nelle mani dell’uomo ma è l’uomo a trovarsi nella condizione di mero ingranaggio, funzionario inconsapevole dell’apparato tecnico.”. E lo applico ai rapporti odierni tra la politica e la moderna tecnologia, quella impersonata da Elon Musk. Non so se costui, che non solo ha stanziato 130 milioni di dollari per finanziare la campagna elettorale di Trump guadagnando oltre 20 miliardi per il rialzo del 13% delle azioni della sua Tesla, sia stato determinante nel successo del tycoon, ma certo ha inserito nella vittoria i crismi di un nuovo modello: quello della predominanza della tecnica sulla politica. Dell’uomo politico che diventa oggetto di un apparato tecnico. Finite le elezioni, in campagna elettorale Musk ha messo a disposizione di Trump il suo servizio internet Starling col quale ha addirittura collegato in pochi minuti zone di tutto il mondo, ottenendo ben 2 miliardi di visualizzazioni, Musk continua ad esercitare sul presidente neo eletto un’influenza notevole. Read the full story »

12 Novembre 2024 No Comments 221 views